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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

Amore, tulipani e bellezza #826

Che succede se bacio tutti i difetti che hai imparato ad odiare? se ci metto le mani sopra e le lascio ferme finchè il mio calore incontri il tuo fino a scordarti che tra i nostri corpi ci sia mai stato dello spazio vuoto? Che succede se amo tutto ciò che detesti e se passo i giorni a sporcare i tuoi pensieri passati in centrifuga? A mostrarti nuovi aspetti della stessa immagine di te che hai incominciato ad evitare allo specchio? Che succede se dico che tutto ciò che dicono è sbagliato e riempio le tue orecchie di parole sincere in una lingua che non usi più? Che succede se pianto dei fiori nuovi nelle parti di te che hai condannato e te ne insegno i nomi mentre sbocciano? Che succederebbe se ti chiedessi di non recederli e di lasciare che i petali abbelliscano il terreno mentre fai una piroetta dentro la tua vita? Che succede se non dimentichi mai che non sei null'altro che pura bellezza? Tyler Knott Gregson Qui , la versione inglese.

Dove non ci sono regole, ascolta il cuore

Mi faccio una fracco di domande. sempre. da sempre. troppe? forse. ma sono io. anche quando quest'essere me significa essere incasellata e ficcata dentro una scatola, a forza. quando penso tanto, troppo... rallento. mi fermo. ascolto il mio respiro, la mia pancia. ritorno a me. ritorno qui. acchiappo la scimmia che si aggrappa alle liane della mia mente e le accarezzo un po' la testa. l'abbraccio e le dico di stare tranquilla, che non c'è nulla da temere. A volte sto con me. mi ascolto. navigo dentro di me, stringo amicizia con i demoni che abitano dentro di me. Concedo loro lo spazio per esprimersi ma cerco di far in modo che non vincano la mia partita. e nel gioco che è la vita non accetto di partecipare, mi accontento solo di vincere. Più cresco (invecchio) più mi rendo conto che tutte le certezze che avevo un tempo non ci sono più e forse è questo diventare grandi, imparare a convivere con le incertezze, con le paure, con le domande. ma scegliere di a

Il disagio dell'aragosta

Qualche giorno fa, una cara amica mi ha mandato questo video in cui Abraham Joshua Twerski, uno psichiatra, parla del "disagio dell'aragosta" . La storia di questo crostaceo è molto curiosa. L'aragosta al suo interno è molle. Il guscio serve proprio a proteggerla ma, al momento della crescita, diventa un ostacolo per l'animale, perché lo costringe a stare in uno spazio stretto. L'unico modo per crescere è liberarsene. Quindi l'aragosta si nasconde, si libera dal guscio e ne produce uno nuovo, dove stare più comoda. E' proprio il fatto di sentirsi stretta a far sì che l'aragosta cambi e produca un guscio nuovo. La storia dell'aragosta insegna tre cose: 1) le nostre corazze ci proteggono ma a volte diventano un ostacolo al cambiamento 2) a volte l'unico modo per cambiare è liberarsi dai nostri "innati meccanismi di difesa" e costruirsene di nuovi, specie quando le condizioni intorno a noi si modificano 3) una situazi