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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

Cavalcare l'imprevisto, Roberto Maria Sassoni

Ci sono verità che ormai balzano agli occhi in tutti i campi, quello medico, politico, economico sociale, scolastico, psicologico. Ma non servono a niente. Le si può dire, si possono mostrare prove, documenti, pareri di studiosi....tutto inutile. Credo che bisogna rendersi conto che non c'è nessuna volontà di farle emergere, e di confrontarsi con esse. Tutto viene insabbiato, nascosto, ignorato. È sufficiente escluderlo dal circuito dell'informazione perché diventi inesistente. Ormai è l'inaspettato che accadrà e romperà il giocattolo, ciò che nessun potente può prevedere. La natura sfugge alla logica e alla programmazione. È ingenuo pensare che chi è in malafede possa cambiare perché venga messo di fronte ad una verità. Probabilmente già sa quella verità, ma non gli dà importanza, perché essa va contro i suoi interessi e progetti. Bisogna quindi cavalcare l'imprevisto, l'ignoto. Nutrirsi del Silenzio che giace in profondità nella nostra anima. D'altronde qualsi

Coltivare un sogno

Io credo che le parole debbano essere scelte tutte con cura dalla prima all'ultima. Come si fa con un fiore. Perché come i fiori anche le parole hanno un significato intrinseco, nascosto; hanno una storia le parole. Alcune ce le ha portate la guerra, altre la politica, altre l'economia. E tutte le parole sono delle frecce e degli specchi : possono colpirti al cuore, possono mostrarti un mondo, possono suggerire segreti, camminare in punta di piedi come se ci muovessimo su della neve appena caduta.  È un gesto d'amore verso il mondo sceglierle con cura, come un erborista che sceglie le piante giuste per le sue pozioni, perché ogni parola può essere un balsamo appropriato per qualcuno o amaro per qualcun altro.  Alcune parole vengono dall'agricoltura, dalla semina, dalla raccolta. Ecco queste mi sembrano le parole più vere, più autentiche. Hanno una storia antica. Fatta di pause e di tempi lunghi e di respiri e di stagioni. Trasmettono la pazienza, la gioia della scoperta

"Let It Be" pag.71-72 di "Con i miei occhi", Simona Sirna

A volte dobbiamo semplicemente lasciar andare le cose e le persone e le situazioni. Semplicemente non dobbiamo aggrapparci. Non bisogna rimanere ancorati a nulla: al rancore, ai torti subiti, al dolore, alle sofferenze, alle promesse non mantenute. Perché tutto passa e se ne va. Non occorre né tantomeno ci aiutano le resistenze. Dobbiamo lasciare che le cose scorrano via e non trattenerle. lasciarci toccare e trasformare ma non rimanere attaccati ad esse.[...] Essere morbidi, abbandonare le rigidità. Perché la vita possa smussare i nostri spigoli. Dobbiamo accettare che certe persone e certi incontri siano soltanto dei momenti.  Come i momenti in cui per strada si incrocia lo sguardo di uno sconosciuto. Ci si ferma a guardarlo, ci si perde nei suoi occhi, si ha un breve contatto. Ma poi ci si allontana perché tutto scorre, tutto passa sempre. [...] E poi la vita ci separa. Ma mentre ci separa da una persona al contempo ci avvicina ad un'altra, come le onde del mare in questo andiri

Più in là

Se potessi ti trasmetterei il coraggio che la vita ci chiede ogni giorno per essere noi, per compiere scelte, per amare. Ti darei speranza perché il tuo cammino non resti mai senza Ti darei la perseveranza che occorre Per portare le cose alla loro fine E l'entusiasmo per iniziarne di nuove e per ricominciare daccapo quando occorre. Ma sono soltanto un bardo che può prestarti le sue parole Tradurre in messaggi quello che non riesce a dire Unire i puntini per formare costellazioni Unire mani per formare abbracci E spera che così sia sufficiente per farti fare Anche solo un passo più in là.

Il discorso di MARIA FIDA MORO, figlia di Aldo Moro

“Insomma credete davvero che siamo tutti stupidi?! L’allerta permanente, alla lunga, ottiene l’effetto contrario come nella famosa storia di “Al lupo, al lupo”.  La sicurezza non esiste, a nessun livello ed a nessun titolo, e, cionondimeno, è necessario vivere, lavorare, andare a scuola, fare le cose di tutti i giorni, viaggiare, riposarsi. Non si sentono altro che numeri che si contraddicono e che sono anche molto noiosi.  Mentre “giocate” ai bollettini, la vita continua senza di voi.  Ogni giorno che passa restate più indietro.   Siete terrorizzati dalla vita della quale la morte fa parte integrante.  E non c’è cura, non c’è vaccino, non perché non ci sia vaccino, ma perché risolto un problema se ne presenta subito un altro.  La vita è in divenire e ci mette alla prova di continuo. Bisogna imparare ad esistere in pace ad a convivere anche con le cose brutte.  Dobbiamo darci pace altrimenti la nostra non sarà mai vita, ma puro terrore. Lasciate che i ragazzi vadano a scuola in un modo