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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Med'Uza Med'Uza One 2014 - Jazz, Hip-Hop, Funk

  Un lavoro che sa colpire e sorprendere, ma solo per chi non ha paura di perdersi in un elemento poco afferrabile L'album si sviluppa in maniera sinuosa,come un movimento d'acqua passando da brani hip hop ("Alla Lontana") ad altri più spiccatamente jazz ("Questa è facile") e infine altri ancora caratterizzati dal connubio tra funky e hip hop ("It's only love"), come se la band volesse comunicare quanto per loro la musica sia una commistione e contaminazione di più generi. I tre stili musicali fanno tutti capo agli States e proprio per questo risulta felice la scelta dell'inglese. Ma "One", uno, è un nome che anticipa quello che è lo schema secondo cui le canzoni sono organizzate: queste cominciano e terminano con due brani interamente realizzati dal quartetto, mentre il resto delle canzoni è un intervallarsi di brani scritti dai Med'Uza e vari collaboratori della scena funky, hip hop e jazz italiana

Senza relazione non c'è educazione

  Il 17 aprile in Piazza Castello a Torino si è svolta una manifestazione sulla formazione scolastica dal nome “ Quaderni all’aria”. Mamme, papà, insegnanti, educatori, liberi pensatori sono scesi in piazza contro la didattica a distanza, contro una scuola non in presenza, contro un’educazione a distanza. Ai partecipanti veniva distribuito un volantino che diceva “la Dad ha privato insegnanti ed alunni dei riscontri che provengono dagli occhi, dai sospiri, dalle risate, dallo stupore: non esiste educazione senza relazione. La scuola tradizionale è diventata presidio informatico, riducendo l’apprendimento a mero nozionismo e trascurando la dimensione sociale ed emotiva”. Il termine Dad è un neologismo come tante altre parole che sono state create ad hoc per descrivere quello che il mondo ha vissuto negli ultimi due anni: lockdown, Fad, ad esempio. Tuttavia oltre alla modifica della lingua italiana, permeabile alle culture straniere ed essenzialmente esterofil

#mahBanooJars: lettera ad un perfetto sconosciuto

Qualche giorno fa per caso sul profilo Instagram di un'amica ho visto una bottiglia di vetro con dei messaggi all'interno, Attaccata ad una staccionata di ferro, nei pressi del fiume Po con un insieme di fili di ferro che giravano su se stessi. Accanto ad ogni bottiglia c'era un messaggio indirizzato ad un destinatario ogni volta diverso, messaggio inciso a fuoco su un quadratino di legno. Mi è sembrato un messaggio dal passato, di tempi ormai andati. Chi scrive più lettere? Quasi nessuno. A parte le lettere a Babbo Natale che fino a poco tempo fa capeggiavano alla stazione di Porta Nuova credo che siano in pochi a scrivere lettere di carta, a mano poi! Lo afferma con certezza una che ancora le scrive e che dovuto girare almeno cinque cartolerie per trovare della "carta da lettera". La lettera è una forma di comunicazione caduta purtroppo in disuso: troppo antica, troppo lenta, sia per chi la scrive sia per chi, dopo averla scritta, aspetta una rispos

Fabbriche di operai robot

Oggi desidero parlarvi di questo articolo perché penso sia bene approfondire l'argomento.  Miriadi di robot a sostituire le persone. Mi sorgono alcune domande: Che valore ha la produzione? Che significato ha l'elemento umano? Perché dei robot? Se penso ai contesti lavorativi a me noti un datore di lavoro nella maggior parte dei casi vuole il massimo dei risultati. Cosa incide sui risultati? Le persone. Le persone possono ammalarsi, non "produrre" a sufficienza, avere figli e miriadi altri motivi per essere assenti da lavoro. Un robot è sempre disponibile giorno e notte, non si ammala, non si assenta, non esercita diritti, non ha diritti che vanno tutelati, non mangia, non si riposa, non va in vacanza. Può essere monitorato a distanza con software, con sistemi informatici più o meno complessi, può essere riparato o riprogrammato. Un robot pensa solo in termini di produzione: impara ed esegue quello che gli occorre per lavorare, non protesta. Non ha richieste. Dove non

10 MODI PER IMPARARE AD AMARSI

1. No alle critiche! La critica NON è mai costruttiva, non migliorerai ripetendoti di essere 'stupido', 'sciocco', 'incapace'. L' inconscio discerne l'ironia dalla verità, e soprattutto non è capace di mettere fine a quanto tu gli hai già comunicato più volte. Comincia a pensare a te in termini di APPROVAZIONE. Ogni giorno fa la differenza: puoi cambiare in qualunque momento, la responsabilità è tua e per farlo occorre che tu smetta immediatamente di criticarti. Sostituisci perciò la critica con l'approvazione. Trova tutte le occasioni possibili ad ogni azione che fai per ripeterti: «Bravo! Ce l'hai fatta!» 2. ELIMINA LA PAURA DALLA TUA VITA. Il pensiero crea la tua realtà: se emetti continuamente pensieri di paura, la paura sarà il risultato della tua vita. Ricorda che ogni cosa che accade ha lo scopo di portarti un insegnamento essenziale per la tua crescita. Scegli di eliminare la paura e sostituiscila con pensieri positivi e realizzativi. Imm

Alla ricerca di un segno. O di un sogno. O di un fiume?

Oggi il mio oroscopo parla di fiumi. Il percorso di un fiume dice, non è mai completamente dritto. Fa delle virate. Questo dipende dalla velocità dell'acqua che è maggiore al centro e minore alle estremità del corso d'acqua stesso. Dove il corso è dritto l'acqua va più veloce, dove il letto curva e l'acqua si ferma e si infrange tra gli schizzi la velocità rallenta. Le sponde del fiume in inglese si chiamano meander, che significa vagabondare, verbo che mi dà l'idea di un'azione vaga, non definita. Invece in spagnolo e in francese to meander si traduce rispettivamente con il verbo serpentear e serpenter, che rimandano all'immagine del serpente, l'animale che rappresenta in modo molto preciso la trasformazione, il cambiamento, la morte e la rinascita.   Se penso all'immagine del fiume mi viene in mente un telefilm che mi ha accompagnato durante l'adolescenza, Dawson Creek, che si traduce come "il fiume di Dawson". La strada d