tag:blogger.com,1999:blog-28723558833585006012024-03-12T03:53:28.520+01:00la principessa vestita da clownuna finestra sul mio mondo: siete disposti a perdervi e ritrovarvi?la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.comBlogger252125tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-33278716615845193142024-03-12T03:51:00.004+01:002024-03-12T03:52:25.463+01:00Abbraccio <p> </p><p dir="ltr"><span style="font-size: 1,00em;">V</span>orrei abbracciarti anche se non trovo più i tuoi rami. <br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">D</span></span><span style="font-size: 1,00em;">elicata e sottile come un petalo</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Eppure </span>c'è qualche strada per dirti di me, di noi.<br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">M</span></span><span style="font-size: 1,00em;">entre ci guardiamo nell'umido dei tuoi occhi</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">Vedo </span></span><span style="font-size: 1,00em;">che senti questo</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">S</span>enza parole o gesti ma con qualche altra parte di te che non so.<br />
La tua sostanza è dentro di me.<br />
<span style="font-size: 1,00em;">Le tue mani come radici magre</span><br />
Un tempo tenaglie splendenti, rocce infallibili<br />
<span style="font-size: 1,00em;">Sono ora letto di un fiume piccolo, dolce, di bambina</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">I tuoi capelli neve bianca e morbida.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">La tua pelle perimetro leggero del tuo viso, del tuo corpo </span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Ti tengo tra le mie mani così come si fa con un bocciolo di rosa, per non sciuparlo per farlo sentire al riparo.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"> Questo è tutto ciò che mi è possibile: una guerriera del passo indietro, silenziosa e scalza di fronte alla tempesta della vita.</span><br />
</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-59489264992187542282024-02-02T13:34:00.002+01:002024-02-02T13:34:29.426+01:00<p> Caro Papà, finora non sapevo quanto mi mancassi nel profondo. Per così tanto tempo tu, caro papà, sei stato escluso dal mio cuore. Hai aspettato a lungo, come qualcuno cui sono passato accanto senza vederlo, perché il mio sguardo era rivolto altrove, verso qualcosa di più grande, così almeno immaginavo.</p><p>Tutto d'un tratto sei ritornato a me come da molto lontano...</p><p>Se penso a quanto mi sono sentito superiore a te, a quanto ti temevo perché mi picchiavi e a quanto ti ho escluso dal mio cuore, ho dovuto escluderti, perché mia madre si metteva fra noi, mi rendo conto solo ora di quanto sono diventato vuoto e solo, lontano dalla vita piena.</p><p>Ora però sei tornato nella mia vita da un luogo molto lontano, con amore e distanza, senza interferire. Solo ora inizio a capire che eri tu a garantire la nostra sopravvivenza giorno dopo giorno, senza che ci rendessimo conto nel profondo di quanto amore ci hai donato, sempre uguale, sempre preoccupandoti del nostro benessere e, ciò nonostante, escluso dai nostri cuori. Ti abbiamo mai detto che padre fantastico sei stato?</p><p>Sei rimasto solo, ma sei comunque rimasto amorevolmente al servizio della vita e del nostro futuro. Lo abbiamo dato per scontato, senza apprezzare ciò che ti è costato.</p><p>Ora ho le lacrime agli occhi, caro papà.</p><p>M'inchino di fronte alla tua grandezza e ti accolgo nel mio cuore. Ti ho escluso fin troppo a lungo. Ero vuoto senza di te.</p><p>Anche ora ti mantieni a una certa distanza, senza aspettarti nulla da me, che tolga qualcosa alla tua grandezza e alla tua dignità. Tu resti grande in quanto mio padre e io ti accolgo insieme a tutto ciò che ti devo come tuo, da te, amato figlio.</p><p>tuo "Toni" (è così che mi chiamavano a casa da piccolo)</p><p><br /></p><p>Lettera di Bert Hellinger al Padre.</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-35585012905368461092024-01-20T19:17:00.006+01:002024-01-20T19:17:53.033+01:00Il profumo dei fiori<p> Una rosa splende lucida nel giardino</p><p>Una mamma e una figlia camminano la città sottobraccio</p><p>So vedere la belleZza che mi manca, la sintonia, la complicità.</p><p>Voi non sapete la fortuna di stare all'aria aperta e chiacchierare con lei o discutere e fare pace con le facce scaldate dal sole </p><p>Io che nel giardino non ho più fiori colgo questa bellezza, nostalgia di un tempo</p><p>Perché voi possiate vedere, perché voi possiate sentire meglio e di più il profumo dei fiori.</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-82283241428745493482023-12-16T20:07:00.002+01:002023-12-16T20:07:36.005+01:00Meraviglioso regalo alla memoria<p> Anche le case raccontano una storia mi dico mentre sistemo casa di mia mamma. Coi loro oggetti, colori. Una storia che è fatta di appunti, scritte a mano, note su mille agende, conti e conticini. Poterla leggere è per me un mezzo potente ed immersivo per entrare in contatto con la storia della mia infanzia e dei miei antenati. Tracciare il corso della vita di chi ha vissuto prima di me, riempire la mia anima di segreti, verità e misteri. Sempre più mi accorgo di essere una "scopritrice di storie, di segreti, di memorie". I misteri sono ciò che mi fa partire per un viaggio alla ricerca di me, della verità o di una storia da abitare. </p><p>Così comprendo che anche ciò che conserviamo racconta di noi. Dice cosa è importante per noi, cosa non vogliamo dare in pasto all'oblio, alla dimenticanza, ciò che non vogliamo perdere, ciò che pensiamo ci rappresenti. </p><p>E soprattutto questa totale immersione nella mia storia, accanto alla nostalgia, alla malinconia, alla scorpacciata di passato è in realtà un tributo, una celebrazione, un meraviglioso regalo fatto alla memoria, al tempo che passa, a ciò che non voglio, non debbo e non posso dimenticare. E tutto a vantaggio del mio futuro, del cercare e trovare un senso alle cose, del tenere il filo di ciò che è successo e di portare attenzione a dove questo filo andrà. Per non dimenticare, per ricostruire e per ritrovarmi non più a pezzi ma tutta intera.</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-21150932413486710832023-12-04T17:17:00.003+01:002023-12-04T17:17:51.323+01:00Vero amore<p> </p><p dir="ltr"><span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">I</span></span><span style="font-size: 1,00em;">l vero amore non ha parole o paroloni o paroline</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">P</span></span><span style="font-size: 1,00em;">arla attraverso i tuoi occhi</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">P</span></span><span style="font-size: 1,00em;">osso prenderlo per mano e farci qualche passo nel corridoio della vita</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">I</span></span><span style="font-size: 1,00em;">l vero amore sa dare baci e li sa anche ricevere</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">È </span></span><span style="font-size: 1,00em;">un regalo sentirmi dire "dammi la mano"</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">V</span></span><span style="font-size: 1,00em;">ederla sorridere</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">I</span></span><span style="font-size: 1,00em;">l vero amore conserva la tua voce</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">L</span></span><span style="font-size: 1,00em;">a forza delle tue mani e delle tue braccia</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">L</span></span><span style="font-size: 1,00em;">a furbizia è la stessa</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">F</span></span><span style="font-size: 1,00em;">orse non vede bene come un tempo eppure sa vedere, sa sentire forse anche più di prima. In un modo profondissimo e insieme delicato</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">L</span></span><span style="font-size: 1,00em;">a sua voce è sempre la stessa</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">I</span></span><span style="font-size: 1,00em;">l suo amore per me vale oggi più di prima</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">Riesce ancora ad insegnarmi la saggezza di vivere</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;">E</span> mentre gli sto accanto mi chiedo chi sta imparando in questo amore: tu o io?</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-15724268610417873982023-12-01T04:49:00.001+01:002023-12-01T04:49:05.815+01:00Un post per mamma e papà <p> </p><p dir="ltr"><span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">Q</span></span><span style="font-size: 1,00em;">uesto è un appello a tutti coloro che sono un conflitto coi propri genitori: questo post forse lo ignorerete o se sono fortunata ne sarete infastiditi.</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">I</span></span><span style="font-size: 1,00em;"> genitori sono gemme preziose: fino a quando ci sono sono un quid nella nostra vita, averli accanto ed in salute è essere inestimabilmente ricchi e molti non lo sanno, anche se non li capiamo, anche nelle loro contraddizioni, anche se sono demodè, non sanno stare al passo coi tempi, guidano male o ci rimproverano in continuazione. Anche quando li vorremmo diversi (per poter essere, forse, diversi anche noi).</span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">A</span></span><span style="font-size: 1,00em;">vere un genitore accanto è avere con sé sempre le proprie radici. Per favore amateli, amateli sempre finché potete. Abbracciate papà e mamma, portateli per mano a prendere un caffè, uno spritz, o magari portateli a Londra anche solo per un tè. </span><br />
Solo oggi è per sempre.<br />
<span style="font-size: 1,00em;">C</span>on il mezzo genitore che mi rimane, negli ultimi periodi, ho fatto tante considerazioni sulla morte, sulla vita, su cosa vuol dire avere i genitori vivi e in salute, sul valore della memoria di cui i genitori sono custodi e sulla mancanza della nostra storia e di parte di noi quando non ci sono più. Ho pensato a che genitore i miei genitori mi hanno insegnato ad essere e a che cosa vorrei insegnare a mia figlia.<br />
<span style="font-size: 1,00em;">Non </span>è scontato poter festeggiare gli ottant'anni dei vostri genitori, poter fare loro dei regali, comprar loro una torta con scritto "tanti auguri mamma o tanti auguri papà", avere la libertà di poter avere una conversazione con loro, avere i loro pareri, opinioni, poterci passare il Natale o una cena il sabato sera. <br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">L</span></span><span style="font-size: 1,00em;">oro vi hanno messo al mondo sapendo che non ci sarebbero stati per sempre (almeno sul piano terreno per chi crede all'aldilà) voi amateli forte finché potrete. </span><br />
<span style="font-size: 1,00em;"><span style="font-size: 1,00em;">N</span></span><span style="font-size: 1,00em;">on so se sono riuscita ad infastidirvi quanto avrei voluto ma spero che il messaggio sia arrivato! </span>Vi lascio con una citazione:</p>
<p dir="ltr"><i><span style="font-size: 1,00em;">Gli anziani sono come i bambini: hanno bisogno di te e del tuo amore. Non dimenticarli, perché prima eri tu ad aver bisogno di loro.</span></i><br />
<i><span style="font-size: 1,00em;">(Fabrizio Caramagna)</span></i></p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-76457612982998381192023-11-08T17:17:00.003+01:002023-11-12T16:31:06.498+01:00I Bao e la macedonia cinese<p> Avete presente gli involtini primavera classici (talmente grandi che ne bastano due), la macedonia cinese (con i lichti e lo sciroppo)? Scordateveli. Quella non è cucina cinese. È come quando gli americani pensano di cucinare italiano e fanno la salsa Alfredo (che per quanto ne so io in Italia non esiste).</p><p>La vera cucina cinese la trovate qui nei pressi di porta Palazzo in una trattoria piccina picciò che non ho volutamente fotografato all'interno perché il valore aggiunto è vivere l'esperienza.</p><p>Gli involtini primavera qui sono quattro e sono piccolini e poi ci sono i Bao (carne o verdura avvolti dentro i panini cinesi): una specialità che ti lascia senza parole.</p><p>Se usate il bagno vi consiglio di godervi il panorama del cortile interno con ballatoi e scale esterne.</p><p>Prezzi ottimi </p><p>Via Milano 16, a Torino.</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-21795227054007019342023-10-24T16:35:00.001+02:002023-10-24T16:35:20.001+02:00Regole Senza Ancora<p>Essere grata di piccole cose</p><p>Poter camminare all'aria aperta, respirarla</p><p>Libera dei miei pensieri, padrona del mio corpo</p><p>Di ciò che mangio, del posto che abito</p><p>Arrotondare i fianchi</p><p>Poter stare in piedi</p><p>Seduta</p><p>Sdraiata quando voglio</p><p>Vivere senza orari</p><p>Poter parlare</p><p>Scegliere le mie parole </p><p>Sono libertà grandi</p><p>È per questo che ci è data la vita?</p><p>Luce che mi porto dentro.</p><div><br /></div>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-86819380602959116432023-10-04T16:56:00.002+02:002023-10-04T16:56:38.221+02:00Rischiare o Giocare?<p> Nell'ultimo periodo mi sono trovata ad avere a che fare con l'espressione "mettersi in gioco". C'è Chi sostiene che la nostra vita sia un grande sogno oppure un grande gioco in cui ognuno di noi sceglie un ruolo e lo interpreta per arrivare ad un obiettivo che si è prefissato prima di incarnarsi. Sei il linguaggio è il modo in cui noi ci figuriamo, rappresentiamo e diamo un significato alla realtà allora anche il linguaggio stesso ci parla di questa dimensione della realtà e della vita.Così le 'espressioni" mettersi in gioco " "mettere in gioco" " fare il doppio gioco" "gioco scorretto" ci danno l'idea di quanto sia forte questa dimensione del giocare, dell' interpretare un ruolo nella realtà, del giocare con ciò che ci succede. Se poi a questa espressione aggiungiamo l'utilizzo della parola "gioco" in alcune lingue come l'inglese e il francese allora questa possibilità semantica e del reale diventano assolutamente concrete. Anche in inglese e in francese infatti si dice "play a role", "jouer un rôle" (let. giocare un ruolo) per identificare quelle situazioni in cui si gioca con la realtà interpretando una parte, in cui si gioca con ciò che ci succede. La cosa interessante è che nel dizionario italiano l'espressione mettersi in gioco viene tradotta con rischiare e il termine rischio ha un'accezione negativa in italiano anche se etimologicamente parlando la parola rischio è legata al concetto di destino e di scelta e di passo fatto in una dimensione poco certa. E se la lingua italiana è il contenitore dove la nostra idea di realtà trova spazio allora nel contenitore" lingua italiana " e francese e inglese l'idea del gioco è molto ben radicata, anche se poi magari di fatto ce lo siamo dimenticati . Eppure questa dimensione è dentro di noi in profondità nelle nostre cellule e allora perché non giocare non continuare a giocare con il destino che ci siamo scelti?</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-59834871818505656632023-09-13T09:59:00.001+02:002023-09-13T16:25:12.940+02:00Recensione del Libro del Cuore, Riccardo Geminiani<p> Il libro si divide in due parti..
</p><p>
nella prima troviamo un diario in cui un bambino ricerca le tracce di suo padre attraverso dei taccuini segreti. Il racconto della amore di un bambino per il padr, le ricerche di un uomo sul senso della vita, sul grande segreto sul sacerdoti di luce e sui sacerdoti delle tenebre .</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic-px3Hu_6MfOw2rqBYVY5SLUzvVKUgUmivqMEF1QFSYkkBKgDXalyPhf-I7cg-eW3UMjr4u-6ErjrSvDVXDELBUvRnCQdURVdJu2q05ZLnMlhG-JaBYtd871nV3_GzT0GANSdDjtu1Qkzwy5Xigs5FEzVGZKQv35FDmild6wCihFXayBwBz2G1wU2ERtb/s1852/1694591707012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1733" data-original-width="1852" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEic-px3Hu_6MfOw2rqBYVY5SLUzvVKUgUmivqMEF1QFSYkkBKgDXalyPhf-I7cg-eW3UMjr4u-6ErjrSvDVXDELBUvRnCQdURVdJu2q05ZLnMlhG-JaBYtd871nV3_GzT0GANSdDjtu1Qkzwy5Xigs5FEzVGZKQv35FDmild6wCihFXayBwBz2G1wU2ERtb/s320/1694591707012.jpg" width="320" /></a></div><br /> Nella seconda parte: quali strategie mettere in campo per attivare il cuore, come superare la paura, come vedere la paura come un alleata, che cos'è la preghiera. <p></p><p>Il libro qui diventa un manuale che insegna come mettere in pratica queste possibilità.</p><p>Sintetico, sorprendente, emozionante!</p><p><br /></p><p><br /></p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-90894415893731780032023-08-16T04:15:00.003+02:002023-08-16T04:17:05.942+02:00Come Lorelay e Sooky ma a Torino, il Dragonfly della prima capitale d'Italia <p> Avete presente "Una mamma per amica", Lorelay Gilmore e il Dragonfly inn? Ecco a cosa si ispira questo simpatico bar di Torino, il Dragonfly appunto. Colazioni, Brunch, Aperitivi. Salato e dolce, tazze e tazzine colorate, Cupcakes (che dal vivo non avevo ancora mai visto in vita mia) sorrisi, gentilezza delle titolari (due amiche come Sooky e Lorelay), libri superinteressanti a disposizione di chi vuole leggerli, anche per bambini, un bagno gigantesco con fasciatoio e l'attenzione per le piccole cose e anche per i bambini. Tanto rosa nelle tazzine, nei dettagli. Audrey Hepburn col suo I believe in Pink avrebbe amato un locale così.</p><p>Harry Potter, che ci ha lasciato il cappello, non avrebbe avuto bisogno di altra magia per rendere la colazione il momento più bello della giornata.</p><p>Il bar da fuori sembra piccino ma una volta dentro vi renderete conto di quanto è spazioso. Un posto dove sentirti coccolato, un po' a casa e dove un po' si torna anche bambini. Cibo anche gluten free. Venghino siori venghino! </p><p>Via Genova 99 Torino.</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-66214687498176090202023-08-08T13:01:00.001+02:002023-08-08T13:01:06.621+02:00Di Franco Arminio<p> <span style="background-color: white; color: #524949; font-family: georgia, times, "times new roman", serif; font-size: 18px; text-align: justify;">Quando nessun essere umano</span></p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">ti cerca</span></span></p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">vai a bere a una fontana,</span></span></p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">accarezza un albero,</span></span></p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">guarda le cose che stanno nel mondo</span></span></p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">come se il tuo sguardo potesse salvarle.</span></span></p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">Esci, cammina,</span></span></p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">ricordati che prima di morire</span></span></p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">puoi fare cose impossibili</span></span></p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">impensate.</span></span></p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">Sono tornati i miracoli.</span></span><br /> </p><p style="background-color: white; color: #524949; font-family: Georgia, Times, "Times New Roman", serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 10px 0px; padding: 0px; text-align: justify; text-size-adjust: 100%;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: georgia, times, "times new roman", serif;">Franco Arminio</span></span></p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-84488871982506693692023-08-04T19:37:00.004+02:002023-08-04T19:37:39.739+02:00L'acqua cade di Jim Jarmush<p> L'acqua cade nella luminosa aria</p><p>Fili sottili cadono </p><p>Come capelli sulle spalle di una ragazza</p><p>L'acqua cade formando pozze sull'asfalto </p><p>Specchi sporchi con dentro nuvole e palazzi </p><p>Cade sul tetto della mia casa</p><p>Cade su mia madre e sulla mia testa</p><p>Molta gente la chiama pioggia.</p><p><br /></p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-71764760557277623152023-07-24T06:53:00.003+02:002023-07-24T06:53:32.817+02:00Poesia d'amore <p> Poesia d'amore</p><p>Abbiamo molti fiammiferi in casa nostra</p><p>Li teniamo a portata di mano, sempre</p><p>Attualmente la nostra marca preferita</p><p>è Ohio Blue Tip</p><p>Anche se una volta preferivamo la marca Diamond</p><p>Questo era prima che scoprissimo</p><p>I fiammiferi Ohio Blue Tip</p><p>Sono confezionati benissimo</p><p>Piccole scatole resistenti</p><p>Con lettere blu scuro e blu chiaro bordate di bianco</p><p>Con le parole scritte</p><p>A forma di megafono</p><p>Come per dire ancora più forte al mondo</p><p>"Ecco il più bel fiammifero del mondo</p><p>Il suo stelo di tre centimetri e mezzo in legno di pino</p><p>Sormontato da una testa granulosa viola scuro</p><p>Così sobrio e furioso e caparbiamente pronto</p><p>A esplodere in fiamme</p><p>Per accendere, magari, la sigaretta della donna che</p><p>ami</p><p>Per la prima volta</p><p>E che dopo non sarà mai più davvero lo stesso</p><p>Tutto questo noi vi daremo</p><p>Questo è ciò che tu hai dato a me</p><p>Io divento la sigaretta e tu il fiammifero,</p><p>O io il fiammifero e tu la sigaretta,</p><p>Risplendente di baci che si stemperano</p><p>nel cielo</p><p><br /></p><p>Ron Padgett</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-78315645283089010352023-01-22T16:13:00.000+01:002023-01-22T16:13:03.784+01:00Grazie Grazie Grazie <p> 100 libri stampati e altrettante persone che l'hanno letto. Ho consegnato al mondo tutto ciò che ho scritto. Mi sono liberata di quella che Coelho chiama "la propria leggenda personale" e creato spazio per nuove storie. Tante persone incontrate, tante storie ascoltate, molte condivisioni. Da quando ho stampato il mio primo libro ho imparato molte cose, ogni persona che ho conosciuto ha contribuito alla mia fioritura. Mi sento grata per tutti questi incontri, per tutte le consapevolezze che questi incontri hanno reso possibile, per il valore della scrittura, per le possibilità di fronte a cui la vita sa metterci - anche se a volte attraverso esperienze dolorose. Grazie per il potere dell'immaginazione. Grazie a mio padre, da cui tutto è partito. Tutto questo è per te e spingo un bacio fino al cielo.</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-36446757625733288322022-12-31T18:47:00.002+01:002022-12-31T18:52:22.791+01:00David Whyte e il Perdono, la Rabbia e La Maturità<i>Il poeta e filosofo David Whyte sulla rabbia, sul perdono e su ciò che davvero vuol dire la parola maturità </i><div><br /></div><div>Perdonare è assumere un identità più grande rispetto a quella corrispondente alla persona che è stata ferita .
“La nostra vita emotiva tiene traccia delle nostre incompletezze” dice Marta Nussbaum nella sua lettera luminosa ai giovani.
Una creatura senza bisogni non avrebbe motivi per avere paura dolore speranza o rabbia.
La rabbia invece è una delle emozioni che giudichiamo più aspramente sia negli altri che in noi ma tuttavia comprenderla è centrale per mappare il paesaggio delle nostre vite interiori. Aristotele, piantando il seme per la saggezza pratica all'interno della civiltà riconobbe questo ruolo alla rabbia perché non si chiese se essa fosse buona o cattiva ma piuttosto come se ne potesse fare uso, per quanto tempo, verso chi direzionarla e come andasse manifestata.
Questa sottostimata qualità di mappare le emozioni attribuibile alla rabbia è ciò che David Whyte bel libro <i>Consolation </i>indaga. Lo stesso volume è dedicato alle parole e alla loro bellissima, nascosta incertezza . Nel testo l'autore indaga il significato profondo dell'amicizia, dell'amore e del dolore.
Rispetto alla rabbia ecco cosa scrive l'autore: “è la più profonda forma di compassione per gli altri, per il mondo, per se stessi, per la vita, per la famiglia ed i nostri ideali - tutti ugualmente vulnerabili. Priva di tutti gli imprigionamenti fisici e di ogni reazione violenta, la rabbia è la forma più pura di attenzione, la fiamma viva interiore della rabbia illumina sempre ciò a cui apparteniamo, ciò che desideriamo proteggere e ciò che desideriamo. Ha a che fare con l'essenza più profonda di quando ci sentiamo sopraffatti dalla nostra vulnerabilità, quando non riusciamo a trattenere qualcosa o quando una situazione va oltre i limiti della nostra comprensione”.
<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh5SnSM4jI4xt_9D7QuabuiQq94GNDM-DjKfFsutytAq7N8ZX3ui3BGD65pmWnN21EB4jvFWK2w4MYAu0b-w2yP84OKD2EGA9kuhHPHqNHX2L5Re_bEFi0P1KHvDU1wNpkaL9sJLlz2uD7PjMexnqAky4uxsKX6XYYsX6s3EsPQhfYsNpgpc5nqgu78g/s650/dono.jpg" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="488" data-original-width="650" height="205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh5SnSM4jI4xt_9D7QuabuiQq94GNDM-DjKfFsutytAq7N8ZX3ui3BGD65pmWnN21EB4jvFWK2w4MYAu0b-w2yP84OKD2EGA9kuhHPHqNHX2L5Re_bEFi0P1KHvDU1wNpkaL9sJLlz2uD7PjMexnqAky4uxsKX6XYYsX6s3EsPQhfYsNpgpc5nqgu78g/w241-h205/dono.jpg" width="241" /></a></div>
Una tale riconsiderazione rende Whyte non solo un apologista della rabbia ma anche un portatore di pace nella nostra guerra eterna con la sua vulnerabilità sottostante che è essenzialmente una guerra eterna con noi stessi perché la sua essenza stessa sta nella nostra umanità più tenera e più timida. Nel manifesto per la vulnerabilità di Renè Brown lei sostiene che la "vulnerabilità è il posto dove l'amore ,l'appartenenza, la gioia, il coraggio, l'empatia, l'affidabilità o l'autenticità nascono". Whyte dice ciò che abbiamo definito come rabbia in superficie è la risposta esterna alla nostra totale mancanza di potere interiore, una mancanza di potere connessa a un senso profondo di genuinità e di attenzione al punto che non si può provare alcun corpo esterno o identità o voce o modo di vivere per rappresentarlo. Ciò che chiamiamo rabbia è spesso semplicemente l'assenza di desiderio di vivere appieno le nostre paure o di ciò che per noi è sconosciuto a dispetto dei nostri desideri: ad esempio essere sposati, avere un figlio, desiderare il meglio, di fronte al desiderio di essere semplicemente vive di amare coloro con i quali viviamo. La nostra rabbia arriva in superficie molto spesso attraverso i nostri sentimenti che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in questa vulnerabilità.
In una sua riflessione Whyte considera la natura del perdono: è un mal di testa e difficile da raggiungere perché non semplicemente si rifiuta di cancellare la ferita originaria ma in realtà ci avvicina alla sua origine. Approcciare il perdono è stare vicino alla natura stessa della ferita dato che l'unico rimedio, mentre ci avviciniamo al suo centro è di immaginare nuovamente la nostra relazione con la ferita medesima.
Stranamente il perdono non sorge mai dalla parte di noi che è stata ferita. La parte ferita può essere la parte di noi incapace di dimenticare e forse non è fatta per dimenticare come se, considerando il nostro sistema immunitario che deve ricordare e riorganizzarsi contro ogni possibile attacco futuro, l'identità di colui che deve perdonare si fondi proprio sul fatto stesso di essere stati feriti.
Strano inoltre che sia quella parte ferita, marchiata che non riesce a dimenticare a rendere il perdono un atto di compassione più che di semplice rimozione. Perdonare è assumere un'identità più grande di quella della persona che è stata ferita, maturare e portare alla fruizione di un'identità che può abbracciare i ricordi del colpi ricevuti e, attraverso una sorta di virtuosità psicologica, espandere la comprensione verso chi per primo ha inferto quel colpo.
Il perdono è una capacità, un modo di preservare la chiarezza, la generosità nella vita degli individui, un modo bellissimo di plasmare la mente verso il futuro che desideriamo per noi, significa annettere che se il perdono giunge attraverso la comprensione e la comprensione è solo una questione di tempo e di applicazione, allora possiamo perdonare all'inizio di ogni dramma, di ogni ferita.
Perdonare è mettersi in un campo gravitazionale di esperienza più grande di quello che ci ha ferito. Ci immaginiamo nuovamente nella luce della nostra maturità e ci immaginiamo il passato alla luce della nostra nuova identità. Ci diamo la possibilità di ricevere il dono di una storia più ampia della storia che ci ha ferito e del lutto che ne è conseguito. La natura della maturità così intimamente connessa al perdono è un altro dei saggi di Whyte.
La maturità è la capacità di vivere pienamente in contesti multipli: più specialmente l’abilità, nonostante il nostro dolore e perdita, di abitare coraggiosamente il passato il presente e il futuro tutto all’improvviso.
La saggezza che arriva dalla maturità è riconosciuta attraverso un rifiuto disciplinato di scegliere tra o di isolare tre dinamiche potenti che formano l’identità umana: passato presente e futuro.
L’immaturità corrisponde a scelte false: vivere solo nel passato o solo nel presente o solo nel futuro oppure vivere solo due dei tre.
La maturità non è un punto di arrivo statico dove la vita è vista da un’oasi di saggezza statica, calma e intoccabile ma un elemento vivo tra ciò che è successo, ciò che sta succedendo e le conseguenze del passato e del presente.
La maturità ci chiama infine chiedendoci di essere più ampi, fluidi, più elementari, meno spigolosi, meno unilaterali e di trovare un modo perché la storia ereditata e la storia presente possano comunicare tra di loro.<div><br /></div><div style="text-align: right;"> Articolo originale <a href="https://www.themarginalian.org/2015/05/15/david-whyte-consolations-anger-forgiveness-maturity/">qui</a>
</div></div>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-31781079671804720092022-12-15T10:37:00.000+01:002022-12-15T11:09:31.690+01:00La neuroscienza della natura: come stare all'aria aperta fa bene al cervello<p dir="ltr"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpBdR0qzAmR_tPyOLUuF9KhsEDBuvyZFr4aYc2fBElCZowOsu3KBv1xDHBwc72iVpR0HwKyFTUSYHLYa7Vd0Sw5VvE-wITrc4qmhBsK1oIVxjjBY0jpZUBKOy-FoF5jpWguGHDO6mBoIZQ/s1600/1671097040208762-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpBdR0qzAmR_tPyOLUuF9KhsEDBuvyZFr4aYc2fBElCZowOsu3KBv1xDHBwc72iVpR0HwKyFTUSYHLYa7Vd0Sw5VvE-wITrc4qmhBsK1oIVxjjBY0jpZUBKOy-FoF5jpWguGHDO6mBoIZQ/s1600/1671097040208762-0.png" width="400">
</a>
</div><br><br><p></p>
<p dir="ltr">Quali sono i vantaggi derivanti dallo stare immersi nella natura?</p>
<p dir="ltr">- Abbassamento dei livelli di cortisolo e di Stress<br>
- Abbassamento della pressione del sangue : salutare quindi anche per chi soffre di problemi cardiaci<br>
- Rilassamento a livello cerebrale grazie al contatto con le luci naturali<br>
- Esposizione a colori più coerenti tra di loro<br>
- Aumento dei livelli di dopamina<br>
- Cambiamento del movimento oculare </p>
<p dir="ltr">Il disordine tipico dei paesaggi naturali, caratterizzati da linee curve e la ripetizione di modelli nella natura (frattali) calmano il cervello, attivano dei processi che portano alla risoluzione dei problemi : pare che i partecipanti alle ricerche dopo un' esposizione alla natura riescano a risolvere i puzzle più facilmente.</p>
<p dir="ltr">Di contro i paesaggi artificiali <u>provocano un effetto chiamato "ripetizione della cecità" : quando il cervello non trova abbastanza diversità in un paesaggio diventa insensibile alle parti singole come se non esistessero </u>affatto.</p>
<p dir="ltr">È Roger Ulrich, uno psicologo ambientalista ad intuire il potere di guarigione della natura. Lui racconta che da piccolo era molto malato: stare a contatto con la natura, osservare il vento passare attraverso gli alberi aveva reso possibile la sua guarigione. In seguito le ricerche hanno confermato quanto Ulrich aveva teorizzato.<br>
Nel 1984 in Giappone viene coniata l'espressione Forest Bathing (Shinrin-yoku) : l'immersione in natura agisce sul sistema parasimpatico, la parte del sistema nervoso deputato al rilassamento .<br>
Le ricerche hanno confermato che il contatto con la natura può stimolare la nostra intelligenza, la flessibilità cognitiva e la memoria. Può sicuramente influire anche sulla creatività: il fatto di vagare senza un obiettivo con la vista sul paesaggio crea più connessioni tra aree diverse del cervello e migliora le associazioni mentali.<br>
Possiamo portare la natura anche dentro di noi : negli ambienti lavorativi o scolastici aumentando la presenza delle piante ad esempio, con dei mini break in natura piuttosto che al pc o utilizzando dei screensaver con delle immagini che ritraggono la natura. Anche qui questo a garanzia di un abbassamento della pressione sanguigna .<br>
Inoltre il contatto con le piante anche all'esterno diminuisce la fatica mentale e lo stress, migliora le capacità cognitive. L'esposizione alla luce naturale migliora altresì la capacità di riposare e fa rilassare anche gli occhi.<br>
Bastano quaranta secondi passati a guardare un paesaggio erboso per migliorare i livelli di attenzione.</p>
<p dir="ltr">Secondo i ricercatori basterebbero 120 minuti a settimana trascorsi in natura (giardinaggio, esercizi all'aria aperta, terapia basata sulla natura) per garantirsi buona salute e benessere.</p>
<p dir="ltr">La natura ci aiuterebbe anche a riscoprire lo stupore : un emozione in bilico tra il piacere e la paura. Questo ci consentirebbe di modificare completamente la nostra prospettiva, aumentare la nostra curiosità e apertura mentale e i nostri limiti o la capacità di separarci dagli altri utilizzando stereotipi. Tutto ciò ci farebbe sentire più connessi all'umanità, piccoli di fronte ad un universo che ci sembra più grande di noi (secondo quello che gli astronauti chiamano "effetto <u>d'insieme"</u>). Lo stupore, sempre secondo le ricerche <u>condotte in gran parte da psicologi e </u>ricercatori, ci renderebbe più attenti alle necessità delle altre persone. <br>
Il contatto con la natura modificherebbe anche il nostro rapporto con il tempo: la quiete che stare in natura porta con sé ci aiuterebbe a percepire lo scorrere del tempo più lentamente.<br>
Infine anche se non ci sono studi scientifici a dimostrarlo, sembrerebbe che anche l'assenza di natura avrebbe delle conseguenze sull'essere umano. Lo scrittore Richard Louv parla a questo proposito di deficit di natura.<br>
Esiste poi effetto dei 3 giorni: tre giorni di totale immersione in natura sarebbero necessari per renderci felici, più creativi, farci stare meglio e ridurre i livelli di stress.<br>
Ma in generale quello che dice l'articolo, è che dobbiamo portare la natura non solo nelle nostre case ma nella nostra vita giornalmente.</p>
<p dir="ltr">Tradotto da <a href="https://www.allos.com.au/mental-health/neuroscience-nature-outdoors-benefits-brain/">questo</a> articolo</p>
<p dir="ltr"><br><br><br><br></p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-68693551741304501982022-11-07T16:22:00.001+01:002022-11-07T16:22:46.695+01:00Adesso<div>Ieri ho parlato con gli alberi</div><div>Ho chiesto loro di mia madre</div><div>Mi ricordo la sua risata</div><div>E mi fa male in mezzo al petto</div><div>In mezzo al petto ho un pulsante</div><div>Che se lo schiaccio piango</div><div>Alzai mer: alzai il mare: detto così mi sembra di poter giocare con la realtà.</div><div>Mi chiedo perché ti sei scelta questo destino?</div><div>Cosa avresti fatto al mio posto?!</div><div>Siamo qui per imparare</div><div>Ma non pensavo il corso fosse così duro</div><div>Oppure me lo sono dimenticato?</div><div>Siamo figli delle stelle</div><div>Molto più di un pigiama con un cognome ricamato sopra</div><div>E posso raggiungerti</div><div>E correre sulla spiaggia insieme a te</div><div>I nostri piedi bagnati dal mare impanati di sabbia</div><div>Gli occhi di tua nipote mi parlano di te.</div><div>Ho visto un settantenne festeggiare saltellando</div><div>E anche questo mi riporta a te </div><div>La vita sa e ci insegna</div><div>E ci parla attraverso ogni cosa</div><div>Forse si tratta solo di completare il puzzle e guardare qual è il disegno.</div><div>Forse si tratta solo di capire che ADESSO è tutto quello che abbiamo.</div><div><br></div>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-39497449418132098882022-10-17T09:26:00.001+02:002022-10-17T09:26:22.896+02:00Diamine<div>Ci sono vuoti che non si colmano</div><div>Anatre che non sapranno mai riconoscere un cigno</div><div>Cigni che cercano ancora uno specchio che non può restituire la loro immagine</div><div>Una casa dove non voglio vivere</div><div>Con voci troppo alte e aria di piombo da respirare</div><div>E diamine indossateli questi miei panni</div><div>Anche se non riuscite a comprendere, fate un tentativo!</div><div>E c'è una malattia lenta e insidiosa</div><div>Un male veloce e senza soluzione</div><div>E ci sono due madri ma nessuna che si ricorda di me</div><div>E ci sono cose che la vita sta facendo a pezzi</div><div>E poi c'è questa orrenda solitudine</div><div>Cassa di risonanza per i vuoti che non hanno nome</div><div>E poi alla fine alla fine di tutto</div><div>All'inizio del cuore e al centro</div><div>C'è una luce profumata e rosa</div><div>E ci sono tante lampadine</div><div>Che mi sorridono</div><div>E violini tulipani e biscotti a forma di cuore</div><div>E allora forse devo solo ricordarmi che il paesaggio è fatto di prospettive</div><div>E che il mio occhio sa scegliere dove guardare.</div><div>Non tutti i giorni saranno luminosi</div><div>Ma tutti i giorni dirò grazie alla vita.</div><div><br></div>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-79820138056687945452022-09-26T13:51:00.001+02:002022-09-26T13:52:33.818+02:00Fare pace con il vuoto<div>In questi giorni ho sentito molto forte questa luna nuova in Bilancia e Giove in Ariete. Si tratta di due archetipi, due schemi anche comportamentali in cui forse ciascuno di noi può riconoscersi. Valutare, soppesare, vedere i due lati della stessa medaglia è tipico della Bilancia, l'arbitro dello zodiaco mentre agire, fare, andare invece è tipico dell'Ariete che è il segno con cui tutti i dodici segni iniziano. Credo che tutti - anche chi non crede nell'oroscopo né all'astrologia - abbiamo bisogno di imparare qualcosa da ognuno di loro. A guardare con attenzione la nostra vita e poi a scegliere ciò che è meglio per noi. Alcune cose del mio passato sono ritornate a galla in questo periodo. Le ho superate tutte? Non credo ma ho fatto un passo un po' più in là. A voi è andata meglio? Avete lasciato andare il vecchio e abbracciato il nuovo? </div><div>Ho compreso quanto sia stato importante per me essere amata e approvata dal mondo ma al contempo ho compreso con estrema chiarezza che non tutti possono amarci ..perché ostinarsi a cercare la nostra immagine in uno specchio che non può restituircela intera? Da chi abbiamo bisogno di essere visti?</div><div><br></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOIheZFPdhl8ueqkEhv6DRteiEmnisUSk50r7r3uhQbcm0PhsMBthWVTEQ6gTtfFD3n4Klf52O3DUsHGQ_ncW3PTe21xiQlhuQaoFIJoemsWb2t9cSI1AEoOFLMYGxqHtKrK46Rm8Sw6UV/s1600/1664193071311625-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOIheZFPdhl8ueqkEhv6DRteiEmnisUSk50r7r3uhQbcm0PhsMBthWVTEQ6gTtfFD3n4Klf52O3DUsHGQ_ncW3PTe21xiQlhuQaoFIJoemsWb2t9cSI1AEoOFLMYGxqHtKrK46Rm8Sw6UV/s1600/1664193071311625-0.png" width="400">
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</div><br></div><div><b>Fare pace con il vuoto</b>.</div><div>Qualche anno fa ho visto un quadro intitolato " Lo spazio": c'era una barca colorata in mezzo ad una distesa di acqua. Ho chiesto all'autore cosa desiderasse rappresentare e mi ha detto "spazi aperti". A me il colore chiaro dell'acqua e quell'imbarcazione senza nessuno dentro avevano trasmesso una profonda solitudine. Lui continuava invece a dirmi che per lui quella era l'espressione della libertà. Mi aveva colpito l'idea che le percezioni di una stessa cosa possono essere diametralmente diverse per ciascuno. Ma noi stessi siamo in grado di fare uno switch se vogliamo, di vedere le nostre paura come degli interruttori che fanno luce su delle possibilità magari inesplorate.</div><div> In questo ultimo periodo sto facendo pace con i vuoti, i silenzi, le attese, gli appuntamenti cancellati e sto arrivando a capire che non tutto deve essere colmato per forza, che un vuoto può essere uno spazio di apertura, una cassa di risonanza e non un "pieno" mancato. Non ho bisogno di riempire sempre i vuoti per non sentire. A volte il vuoto è del tempo per me, uno spazio di ascolto, una pausa in cui sostare. Sostare: so stare. E mi accorgo quanto sia importante sostare, saper stare in quello che c'è, bello o brutto che sia. Dieci minuti magari non tanto semplici in cui non guardo il telefono, non ascolto musica, non leggo, non parlo. Sto. Ci avete mai provato? È un' allenamento per l'anima.</div><div><br></div><div><b>Conflitto</b></div><div>Insieme alla parola combattere l'etimologia del termine ci dice che c'è bisogno di qualcun altro perché il conflitto sia possibile: e qualcosa che si fa CON qualcuno. Il conflitto è un legame doppio che di fatto spesso non ci lascia liberi. Ma forse la chiave di tutto anche qui è lo spazio tra me e l'altro. Io riconosco te e ti lascio libero e tu riconosci me e mi restituisci la mia libertà.</div><div>Io onoro la tua volontà e tu onori la mia. È un po' come prima di ogni partita (e anche ad ogni partita conclusa) quando i giocatori si salutano e si stringono le mani. Solo che li è un gioco ed è la competizione che prevede lo scontro (anche qui la parola inizia per "con"). Insomma l'altro è spesso necessario e rende possibile delle realtà che altrimenti non esisterebbero.</div><div>Però inizio a percepire che per tutto quello che desideriamo nella vita è sempre meglio andare verso qualcosa piuttosto che contro qualcosa: se voglio coltivare amore è meglio muoversi in questa direzione piuttosto che contro l'odio. Piuttosto che ridimensionare quello che non funziona credo sia meglio amplificare ciò che vogliamo vedere crescere, seminare realtà che ci possano rappresentare, cercare specchi che possano restituirci l'immagine di noi che ci assomiglia davvero, trovare luoghi di amore dove ci si possa soffermare, come forse avrebbe detto Frida Kahlo.</div><div><br></div><div><br></div><div><br></div><div><br></div>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-78731710947226037602022-09-18T19:46:00.001+02:002022-09-18T19:46:49.591+02:00L' udienza è tolta<p dir="ltr">L' altro giorno casualmente sono capitata su una pagina e nello specifico su un <a href="https://fb.watch/fD4kkkYcO_/">video</a> in cui si parlava delle critiche e si diceva che critichiamo per difesa. La critica servirebbe a nascondere la nostra paura di ciò che ci è sconosciuto. Ascoltando le sagge parole di Ollin mi è venuto in mente che criticare mi fa spesso sentire più forte e sicura...Rispetto a cosa? Esattamente non saprei ma certamente la critica è una coperta, uno scudo, una protezione: questo l'ho davvero sentito, percepito. E sono passati alcuni giorni.</p><p dir="ltr"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyxcJ_9kP1JXVFQiWafmRGtRFdlzYYunLHUNLsm-z_qlD51N7tA5TkhZdEQ-CSXX3nyNlSwZ2g5DcwetUu8_7piTRGDxv5Ork7_3Tft8etAHcpI-mdSz3m8wUGee5a3hexSt2SZnJ3Aa8i/s1600/1663523200490903-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyxcJ_9kP1JXVFQiWafmRGtRFdlzYYunLHUNLsm-z_qlD51N7tA5TkhZdEQ-CSXX3nyNlSwZ2g5DcwetUu8_7piTRGDxv5Ork7_3Tft8etAHcpI-mdSz3m8wUGee5a3hexSt2SZnJ3Aa8i/s1600/1663523200490903-0.png" width="400">
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</div><br></p><p dir="ltr"> Mi è capitato di leggere sul web che il nostro cervello lavora per contrapposizioni, per immagini e concetti contrastanti. Senza opposti non riesce a percepire la realtà, senza dicotomie non può immaginare le cose. Forse allora le critiche servono al nostro cervello. Senza critiche non ho opinioni e senza opinioni non esisto e la paura di non esistere è la paura più grande dell'essere umano. <br>
Allora in questi giorni ho provato a non formulare giudizi: mi basta riflettere sul fatto che giudicare sia strettamente legato ad una paura per farmi <u>desistere dalla critica,</u> insieme al profondo desiderio di smettere con questa pessima abitudine. E così ogni volta che mi viene da giudicare mi taccio. Smetto di dividere la realtà, smetto di spezzettare le cose, accolgo la possibilità di non sapere, accolgo la vastità dell'ignoto di fronte a me, smetto di proteggermi, provo a non avere paura. Ed è difficile. Ma poi rifletto: e se ci fosse un altro modo di vedere le cose? Di sentirle? Di coglierle non con la testa ma con qualche altra parte di noi? (Il cuore forse?)<br>
Allora forse andremmo oltre le dicotomie, allora il mondo ci sembrerebbe vasto, spaventosamente grande e difficile da percepire per la nostra mente. Ci sentiremmo persi, ma anche uniti e non divisi? <br>
In effetti fa tanta paura non poter classificare, non poter mettere in un cassettino le cose o le persone. Ma voglio provare a smettere di avere paura, voglio vedere che succede se corri il rischio di non esistere più, se smetti di avere opinioni, se rinunci al lusinghiero istinto di formulare giudizi solo per il gusto di poter dire che hai capito e che avevi ragione tu. <br>
Quanto è grande il mondo? Fino a dove possiamo arrivare?<br>
Io continuo così e poi vi faccio sapere come sta andando, se vi va.</p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-25219488789660124022022-09-08T14:18:00.000+02:002022-09-09T23:27:11.014+02:00Viva la vita<div>Qualche giorno fa ricordavo alcune lapidi che ho visto in un viaggio a Cracovia . Erano vuote senza nome né date né foto. Senza fiori. Ricordo lo sgomento che questa immagine ha creato dentro di me. Pensarci mi ha trasmesso un profondo senso di dimenticanza, di abbandono, di vuoto. Ed in effetti quanti significati si associano alla morte? Alle lapidi? Alla ritualità di questo eterno addio?</div><div>Mi stupisce l'attenzione che la cultura cristiana dentro cui sono nata e cresciuta riponga così tanti significati e attenzione alla morte. Sì comprano fiori freschi, lì si porta alla tomba. Ricordo mia nonna pulire con attenzione la tomba di mio nonno, lavarla con l'acqua, asciugarne il marmo. Io stessa lo faccio quando mi capita di andare al cimitero. </div><div>Però mi fa sorridere pensare alla cura con cui ci si approccia a questo momento della vita, i gesti, i simboli. L'idea che alla persona che non c'è più si debba mettere il vestito più bello, dare un aspetto decoroso. Non dico che non sia importante ma noto quanta rilevanza rivesta questo step anche rispetto alla vita. </div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUhtD5-e5lwKmyh7Jaya9MxRNxztSus79WwoCFMpI1Qz0KyfHeoFvet67Lhm6KwRERRQP4fz2cU_HVxqHrCd83s_AZQRREibarbi0yCDk9ljj585Jvm71SdCH8-Dg1CyudGyu9GedcCAWM/s1600/1662639421892686-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><br></div><div>Non sarebbe bello celebrare la vita alla stessa maniera? Perché tanta cura per la morte? Perché avviene una volta sola? </div><div>Eppure non è unico ogni istante, ogni giornata non riveste forse la stessa unicità? Io direi di sì. Nell'ultimo periodo mi ripeto spesso che ogni momento non torna più. Eppure nessuno ci insegna a celebrare la vita. Ad avere la stessa cura per qualcosa che nasce e che comincia. Non credo ci sia una ritualità degli inizi, una ritualità che includa il presente, che consideri il possibile, il momento presente. E se celebrassimo ogni giorno e tutti i nostri giorni come si celebra la morte? Se ogni giorno indossassimo il nostro vestito più bello, portassimo fiori per festeggiare che viviamo, ricordassimo il nostro nome?</div><div>C'è una cosa sola che fino ad ora mi pare faccia questo ed è la Biodanza. La Biodanza insegna a celebrare la vita, se stessi, a danzare, cantare, incontrarsi e festeggiare il vivente in tutte le sue forme finanche quella che abita dentro ognuno di noi. Quindi viva la vita! In una sessione di Biodanza non ci si sente abbandonati, ne dimenticati, né vuoti. Anzi si avverte la pienezza della vita. La Biodanza è un approccio alla vita. Bisogna vivere finché si è vivi e farlo di più e farlo ogni giorno e portare questo approccio in ogni gesto, in ogni sguardo, in ogni passo. Forse così riusciremo a calibrare meglio il dolore della perdita, dell'assenza e a riequilibrare anche il valore della morte e a non rimanere così sgomenti e senza parole di fronte a questo passaggio così delicato della vita.</div><div><br></div><div><br></div>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-26701830614982830462022-08-31T10:53:00.001+02:002022-08-31T10:53:56.816+02:00Io il pane lo mangio lo stesso.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrn27114-lXG2Ff4bUUbZEw7mhwbr-xFqe0xm-A5w7vNL6FyZoJ8ZStwXnRgiw1J7wGR4PJczLfKwgVNUhaKQP6Cp2OrKUZd930YPYiA6hdGo7iAUnWHYk6wQQgYHWKyeEW5mhZrihNU-Z/s1600/1661936017089213-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
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</div><div>Non voglio chiedermi come sto</div><div>Voglio mangiare carboidrati. No che questo pane non fa ingrassare. Non so se è l'energia che questi gg mi richiedono o questo vuoto che ospito dentro da sempre. Carboidrati: idratano e danno energia. Lo dice la parola! Forse il dizionario etimologico non sarebbe d'accordo ma credo in un uso creativo delle parole perciò...</div><div>La fisica quantistica dice che il vuoto è solo la sottrazione di cose. Reifica i vuoti, le pause tra una nota e un'altra, gli spazi tra le parole. Insomma questo vuoto quantisticamente non esisterebbe. Ma io il pane lo mangio lo stesso. </div><div>E penso che c'è chi sostiene che ci scegliamo il destino la famiglia e tutto ciò che ci succede in vita. Io non riesco a crederci ora. Tu diresti che sono tutte cazzate e io riderei, divertita dalla tua solita testardaggine. Mi fa sentire sicura, ti fa sembrare solida.</div><div>La tua lontananza fa sembrare Torino ancora più silenziosa, mi fa sembrare che è sempre agosto. Invece no.</div><div>I bar i portici il Valentino. Sei con me.</div><div>E penso che mi diresti di tirarmi su.</div><div>Ma tanto questo vuoto in fondo non esiste. La materia è fatta di vuoti, così come questo pane. Le particelle che compongono gli atomi si muovono vorticosamente proprio in questo spazio. Per questo mi sa che hai ragione tu, sono tutte cazzate. E se mi ascoltassi ora sorrideresti, soddisfatta di avere vinto tu, come sempre.</div>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-45339092600098925352022-08-26T14:44:00.001+02:002022-08-26T14:44:47.072+02:00Dono<div>Siamo scintille!</div><div>Respiro</div><div>Il mondo dentro di me</div><div>Espiro</div><div>Apro la mano e lascio scorrere via </div><div>Il cuore come una rosa pulsante</div><div>Siamo fatti di bellezza</div><div>Desidero</div><div>Ed è tutto qui.</div><div>L'impossibile è un'assurdità. </div><div><br></div><div>Simona Sirna</div><div><br></div><div><br></div><div><br></div>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2872355883358500601.post-79846476117859181122022-08-19T17:28:00.001+02:002022-08-19T17:28:37.134+02:00Come superare una giornata no in 8 mosse<p dir="ltr"><br></p>
<p dir="ltr">1.Balla come se nessuno ti stesse guardando. Lo dice anche Shakira: hips don't lie: i fianchi non mentono!</p>
<p dir="ltr">2.Respira: a volte tratteniamo troppo il respiro. Respira a lungo e butta fuori</p>
<p dir="ltr">3.Scrivi: usa un diario per raccontare cosa succede. Zeno nel libro di Italo Svevo inizia a scrivere su consiglio dello psicoanalista per "vedersi tutto intero".</p>
<p dir="ltr">4.Fai squat: muovere il colpo fa arrivare ossigeno al cervello e aumentare il proprio quoziente intellettivo.</p>
<p dir="ltr">5.Bevi: a volte la stanchezza è somplicente disidratazione</p>
<p dir="ltr">6.Fai una lista delle cose che vorresti fare: cosa faresti se non avessi paura?</p>
<p dir="ltr">7.Vai a camminare: camminate lente risolvono il 50 per cento dei problemi, camminate veloci circa il 100 per cento</p>
<p dir="ltr">8.Sii grato e cerca la bellezza nel mondo: il mondo è come lo vedi. </p>
<p dir="ltr">Ispirato a <a href="https://www.intelligentchange.com/blogs/read/9-little-hacks-to-quickly-lift-you-out-of-a-low-mood">questo</a> post di Intelligent Change</p>
<p dir="ltr"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidq7aGOThfESP9eEhnDQgOBmM-JyAQpxjlucKOJKV8VgzLu1n8QF-V9jpQgC20h-AvOetALRQ_AW9PCgq18jwJUlpz-jMVusHs-NXDVW-WPpTDye4hWq6bFVDpBN2dGwNZutWSQYjCv0eR/s1600/1660922911164183-0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;">
<img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidq7aGOThfESP9eEhnDQgOBmM-JyAQpxjlucKOJKV8VgzLu1n8QF-V9jpQgC20h-AvOetALRQ_AW9PCgq18jwJUlpz-jMVusHs-NXDVW-WPpTDye4hWq6bFVDpBN2dGwNZutWSQYjCv0eR/s1600/1660922911164183-0.png" width="400">
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</div><br></p>la principessa vestita da clownhttp://www.blogger.com/profile/10792846333042893836noreply@blogger.com0