Posti Speciali
Ognuno di noi credo abbia un posto
speciale in cui, più di ogni altro posto nel mondo si senta “a
casa”. Può trattarsi del posto dove si è cresciuti, oppure del
posto in cui d'estate si trascorrevano le vacanze, il posto dove sono
nati i propri genitori oppure una città straniera in cui, chissà
perché, ci si sente meno “stranieri” che in molti altri posti
del mondo.
Il mio posto speciale è la Sicilia.
È la mia terra, è li che si ancorano
le mie radici, le mie estati da bambina, il primo grande vero amore
(quello che non scordi mai, o che ricordi più bello di quanto in
realtà sia stato magari), mia nonna Nina e tutti i suoi
insegnamenti.
La Sicilia è il cibo, e il cibo è
sempre la base di ogni cultura, di ogni tradizione e di ogni storia
familiare.
Ogni volta che si va al sud si dice
sempre “scendo giù”, come se si stesse andando proprio in un'
altra dimensione, più terrena, più concreta in cui si immerge
completamente e da cui si esce diversi, con qualcosa in più (e non
parlo solo di chili :-)).
E' la granita con la brioche, i
pistacchi, la pasta di mandorla. È una terra vulcanica, arsa dalla
lava, soleggiata. Ed è come se la gente di qui fosse come la sua
terra: tenace, resistente alle intemperie: anzi, resistente e basta.
E' un dialetto che è come un brano
musicale, una dolce cantilena che magari non parli ma che comprendi
più di ogni altra lingua.
Un posto in cui la gelosia (quella che
ti fa proteggere con grande energia le persone che ami) è parte
della cultura locale, un posto in cui il rispetto conta più dei
soldi, in cui la dignità e l'orgoglio sono i valori che si insegnano
ai figli da sempre.
È' una cosa strana quella che mi
succede quando sono in Sicilia perché pur non essendoci nata, e pur
non vivendola quotidianamente, so che da li viene tutto quello che
sono e tutto quello in cui credo.
Vivere a Torino mi fa sentire ancora
più siciliana: stare qui a volte mi sembra come stare lontano da
“casa” : per non perdermi è fondamentale ancorarmi a quei
ricordi, quei valori e quei suoni che abitano in me da così tanto
tempo da sembrare parte di ciò che sono da sempre...
Ed è vero che scendere giù
è come subire una trasformazione ma un po' diversa da un normale
cambiamento: anziché differenti da qui si torna più uguali a se
stessi.
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