Estemporanea
È incredibile quando mi ritrovo ad avere a che fare con degli sconosciuti anche solo per qualche secondo. Magari sono in un ufficio pubblico per disbrigare della pratiche oppure sto facendo una visita. Realizzo che tra me e l'altro succede qualcosa di magico: magari un gesto, un movimento, un certo tono della voce, un modo di guardare. Ecco. Lì percepisco un mondo, il mondo dell'altro. E lì che avviene la magia: due mondi si incontrano in quel secondo e può avvenire la scintilla o il desiderio di allontanarsi velocemente. Non ci siamo parlati veramente, non abbiamo avuto un contatto esplicito eppure qualcosa tra noi si è conosciuto o riconosciuto. Sarà la pelle? Particelle subatomiche invisibili entrate in contatto, mondi impalpabili che sono arrivati a sfiorarsi in uno sguardo o in un movimento più o meno lento o più o meno brusco? Non so dire. Eppure in quell' esatto momento qualcosa è successo ed ha cambiato ogni cosa.
Questo mi fa sentire profondamente che c'è molto di più di ciò che vediamo e tocchiamo. Possiamo sentire la realtà, possiamo sentire il cuore dell'altro e l'altro, io credo, è in grado di sentire il nostro.
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