Gustavo Rol, il mio primo maestro. Carla Perotti
Questo libro mi è stato regalato tanti anni fa da una persona a me molto cara che voleva parlarmi di India in realtà è un libro che parla di Gustavo Rol un personaggio molto interessante che all'epoca in cui viveva sicuramente non è stato capito e che la protagonista della storia ricorda come il suo primo grande maestro. Tutti gli argomenti trattati si inseriscono bella cornice di Torino: si parla sicuramente di Akasha, del significato della vita, dell'importanza dell'anima degli incontri che questa donna ha fatto nel tempo. Lei è Carla Perotti figlia di uno dei migliori amici di Gustavo Rol quindi la prospettiva da cui tutta la storia è narrata è duplice: da una parte la bambina che racconta come aveva conosciuto questo uomo così affascinante e misterioso che sapeva spiegarle cose molto complesse in modi molto semplici anche attraverso il gioco, dall'altra la prospettiva di lei da adulta che ripensa a Gustavo.
Gustavo è stato sicuramente uno dei grandi conoscitori del senso della vita un grande guaritore che sapeva come operare sulla materia in modi che allora non erano neanche stati teorizzati per ottenere determinati risultati e molto spesso questi risultati erano la guarigione delle persone: sapeva quanto era importante fare appello al proprio cuore per operare delle grandi trasformazioni sulla realtà e sulle situazioni, un uomo con cui la protagonista parla anche di morte e questo è una delle tematiche che la narratrice affronta durante la narrazione passando attraverso il racconto della vita e dell'incontro con tante personalità importanti da un punto di vista della ricerca spirituale dell'epoca. È un libro in cui ho trovato tanta risonanza con la mia vita, con le persone che mi circondano con il comprendere il senso del vivere, del corpo, della materia e dello spirito.
E ancora il ruolo dei Maestri nella nostra vita, il rapporto con il ricordo, l'idea di campo di coscienza, il significato e il valore di spazio e tempo.
Una delle frasi più belle di Gustavo, quella con cui desidero terminare questa recensione è "tutto ciò che accade è una carezza di Dio".
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