Sakura, Komorebi e ... un pò di Giappone



Benvenuto settembre, mi viene da pensare ad un anno che ricomincia e ricomincia sempre dall'autunno. Le foglie degli alberi scoloriscono piano piano. Tutto si mette a dormire, i campi a maggese. E la vita ricomincia sottoterra con i ritmi lenti ma inesorabili della natura. Le radici si muovono sotto terra e anche se non lo vediamo il cambiamento è già in essere.
In Giappone esistono dei termini specifici che descrivono questa osservazione della natura, quasi contemplativa e meditativa.

Komorebi: la luce del sole che filtra attraverso gli alberi

Komeroshi: il primo vento freddo, che anticipa l'arrivo dell'inverno

Hanami: l'usanza di osservare la bellezza della fioritura degli alberi di ciliegio (Sakura)

e la vita come una realtà che non è mai statica, come i petali dei ciliegi: la loro bellezza è momentanea, un istante in cui attraversano l'aria, si staccano dagli alberi e toccano il suolo. E la consapevolezza della caducità di tutte le cose, che durano un soffio. Uno spettacolo di fronte a cui ci è data la possibilità di partecipare come degli osservatori che sanno cogliere la bellezza quando c'è.


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