Panettone tra passato e futuro

 Buona fine, buon inizio. Mia madre diceva così e mi piace ricordarla attraverso le sue parole. Mi ricordo anche che non resisteva al panettone e poi si lamentava se il giorno dopo si sentiva gonfia perché "il burro non lo digerisco".. mi ritrovo un po' in quello che diceva..



Quello che spesso ho fatto ad ogni fine anno è stata la lista dei miei buoni propositi o intenti. Ma quest'anno non sento di voler dar seguito a questa tradizione.

Per quest'anno so come mi voglio sentire: connessa profondamente a me stessa, allineata a ciò che sono (per quanto ciò che sono non è fisso e definitivo ma in costante divenire) voglio coltivare la coerenza tra ciò che dico e ciò che faccio, sentire e camminare le mie parole, essere vicina ai miei affetti, andare nel mondo con fiducia e coraggio, imparare, trasformare. 

La vita ci conduce sempre a ciò che già siamo (spesso a ciò che non sappiamo di essere) se la ascoltiamo, se ci facciamo condurre, se prendiamo parte a questo tango con lei.

Assaporare le cose belle e quando succede qualcosa di brutto ascoltare il corpo dove trema e brucia ed imparare da queste sensazioni.

In quest'anno nuovo voglio anche smettere di considerare difetti delle parti di me con cui non sono forse ancora totalmente in armonia, come la mia propensione alle domande e ai dubbi.

Chi ha letto il mio libro sa quanto nella mia vita le persone piene di certezze abbiano esercitato un fascino profondo su di me eppure col tempo ho imparato che nessuno è mai davvero sicuro e che la vita è - per definizione - incertezza ed impermanenza. La terra è un pianeta nello spazio e il concetto di spazio mi fa pensare al vuoto. Vivendo su un pianeta che "galleggia" nello spazio possiamo dire che il vuoto è connaturale all'esistenza. Pertanto  ho smesso di considerare negativamente i dubbi e le incertezze ( =spazi vuoti dentro di me) che invece aprono la porta ad una visione più ampia ed articolata delle cose e del mondo. 

Insomma salvo i dubbi solo se non diventano un ostacolo alla vita, alle scelte.

E così bisognerebbe fare per ciò che definiamo"difetti", convertirli in alleati a cui possiamo rivolgerci quando ne abbiamo bisogno ma senza farci sostituire da essi.

Tra le cose che voglio per questo anno nuovo inserisco dunque la riconversione dei presunti difetti in aiutanti preziosi per vivere seguendo il proprio sentire.

E voi? Cosa desiderate per questo anno nuovo?

Vi ascolto se volete, con la mia fetta di panettone in mano.


Commenti

  1. Ciao Principessa, io sento che onorare ciò che si è in questo momento è dare preziosità alla nostra missione in questo mondo, al nostro contributo da lasciare in eredità.
    Anch'io facevo propositi per l'anno nuovo, a volte scritti, ma sento che non è più il caso, voglio essere VERA, quello si, AUTENTICA il più possibile, ieri camminando in mezzo agli alberi ho lanciato la mia richiesta di aiuto per quelle parti che voglio migliorare di me stessa, sono grata a tutti i maestri, gli elementi, le presenze che mi hanno ascoltata, grazie a te di esserci, principessa
    VIVA la vita, gli affetti, gli amici, un abbraccio

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