Recensione musicale Erem Davi Q, Un sogno diventato irrealtà

Un album dal contenuto corposo che rischia di far perdere il pubblico in uno spazio senza cornice e senza limite Quattordici brani molto orecchiabili e no accattivanti: a tratti rimandano ai Subsonica e ad i Finley ("Equilibri-Squilibri"), a tratti ad atmosfere anni '70 ("Levin"). Alcuni sono costruiti intorno a delle tematiche quali la paura di vincere, di raggiungere i propri sogni ("L'impressione che ho"), il desiderio di oltrepassare i propri limiti ("I miei eroi"), mentre altre canzoni sembrano essere solo un gioco stilistico ("Prima di Venire", in cui il cantante ripete costantemente la frase “ Non mi ritrovo, sono irrazionale ” o "Pensieri violenti", che termina con uno sparo). In generale, il filo che lega tutti i pezzi è la difficoltà di associazione tra titoli e contenuti come se, pur essendoci dei temi riconoscibili, all'album mancasse una cornice di riferimento, con il rischio di rende...