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Visualizzazione dei post da 2025

Cleopatra era un samurai. Mostra a Torino

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 Donna controversa, regina, aveva imparato la lingua egizia per poter essere più facilmente assimilata alla divinità Iside e perseguiva questo obiettivo con la sua immagine attraverso la scelta delle vesti, degli ornamenti, delle acconciature. Si presentava come un emanazione della divinità e questo serviva a rinforzare il suo potere la sua egemonia. Difficile distinguere la verità nelle vicende di Cleopatra dalla leggenda alimentata dal carattere tragico e sensuale legato al personaggio. Moltissimi autori parlarono di lei e delle sue gesta : Plutarco, ad esempio. Alcuni racconti sono filtrati dalla narrativa di parte, alcuni sono ad opera di Giulio Cesare, altri ancora passano attraverso la misoginia di alcuni autori. Cleopatra elabora il racconto della propria affermazione al trono attraverso la relazione con Giulio Cesare trasfigurata in unione Divina. Plutarco infatti racconta la fantasiosa circostanza della regina che si introduce segretamente negli alloggi di Cesare ad Alessa...

Diario di bordo: fiducia

  I o della mia vita non c'ho capito un gran che. L'unica cosa che mi è assolutamente chiara è che ogni volta che ho cercato un appoggio, ogni volta che mi sono accostata a qualcuno perché mi sentivo fragile o debole la vita mi ha voluto sfidare o premiare. Ogni volta il mio appiglio si è spostato oppure se ne è proprio andato e io, apparentemente, sono caduta giù. E mi sono rialzata. Da sola. Ogni volta che cercavo l'appoggio, la vita mi ha fatto vedere che potevo (dovevo?) farcela da sola. Q uesta vita così impetuosa, impietosa a volte cruda ma vera. Vera fino all'osso. Q uindi forse è questa la mia verità. La verità del 19. Devi condurre la tua battaglia, la tua avventura da solo. Non ti servono appigli. Come il sole. Il sole non si appoggia ai muretti per riposarsi un po'. Splende. E poi c'è un'altra bellissima verità. Una donna saggia che non conosco direttamente una volta disse che non aveva paura di lasciare troppo libero suo figlio (diversamente d...

Poesia di Filippo Rubini

 Frequenta le persone-libertà, quelle che ti aprono mondi dentro, universi, prospettive, sguardi, spazi in cui perdi l’orizzonte. Frequenta le persone-libertà, quelle che non ti avvelenano la vita con lamentele, pretese e rancori ma te la fanno fiorire, te la salvano,  quelle per cui sei pronto ad un naufragio  anche là dove il mare ti fa paura. Frequenta le persone-libertà, quelle che non hanno nulla da perdere, che si perdono in un abbraccio, in un sorriso, che fanno a gara con te in cortesia, generosità, debolezza. Frequenta le persone-libertà, quelle giuste davanti a qualsiasi cosa, che sanno tirarti fuori la poesia che ti abita, un sogno da un cassetto,  le stelle da un cielo grigio, quelle che vedono nel tuo fango diamanti da coltivare. Frequenta le persone-libertà, quelle che dipingono il mondo con colori inediti, con parole inaudite, con suoni mai ascoltati, quelle che conoscono così bene la gioia che sanno mettersi davanti al tuo dolore. Frequenta le persone...

Gustavo Rol, il mio primo maestro. Carla Perotti

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 Questo libro mi è stato regalato tanti anni fa da una persona a me molto cara che voleva parlarmi di India in realtà è un libro che parla di Gustavo Rol un personaggio molto interessante che all'epoca in cui viveva sicuramente non è stato capito e che la protagonista della storia ricorda come il suo primo grande maestro. Tutti gli argomenti trattati si inseriscono bella cornice di Torino: si parla sicuramente di Akasha, del significato della vita, dell'importanza dell'anima degli incontri che questa donna ha fatto nel tempo. Lei  è Carla Perotti figlia di uno dei migliori amici di Gustavo Rol quindi la prospettiva da cui tutta la storia è narrata è duplice: da una parte la bambina che racconta come aveva conosciuto questo uomo così affascinante e misterioso che sapeva spiegarle cose molto complesse in modi molto semplici anche attraverso il gioco, dall'altra  la prospettiva di lei da adulta che ripensa a Gustavo.  Gustavo è stato sicuramente uno dei grandi conoscito...

Akasha

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 I registri akashici sono una dimensione vibrazionale molto elevata che ci connette al cielo e ci consente di ascoltare il linguaggio della nostra anima e di conoscere la nostra essenza più profonda e raggiungerla.

Sonno profondo di Banana Yoshimoto

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  Tre donne, tre "sonni" diversi. Tre vite intense, assolute, oniriche. Tre personaggi che vivono una non vita: ce n'è una che non lavora e passa tutto il giorno ad aspettare un uomo, una che è segretamente innamorata della sua nemesi, un'altra che si aggira per la vita come un fantasma. Questa è una Banana Yoshimoto prima di Kitchen. C'è poca luce nelle sue parole ma una grande intensità ed espressività. Ci ritrovo la nostalgica magica che caratterizza i libri della scrittrice, un rapporto lento con la realtà fatto di inspiegabili e affascinanti corrispondenze, di superstizioni, di silenzi e di attese. Una capacità di raccontare l'essere umano in situazioni radicali, un essere umano che vive in qualche modo ai margini: o della società, o di se stesso, o del proprio sentire. Un alternarsi di luce ed ombra che non è solo reale ma che piuttosto racconta di un chiaroscuro emotivo che abita i personaggi. E il sogno che è sempre rivelatore, salvezza, chiave di comp...

La ragazza delle arance di Jostein Gaarder

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  Se sapessi di vivere per un breve periodo e potessi scegliere se vivere questa vita oppure no, sceglieresti comunque di vivere o rinunceresti ? Questa domanda abita il cuore della storia, una domanda esistenziale piuttosto grande sia per il protagonista sia per il lettore,che coinvolge e mette un po' tutti sullo stesso piano e ci chiama tutti in causa. Si tratta di un libro che ho letto molto anni fa e che ho ritrovato. Un libro in cui per magia un padre e un figlio si ritrovano dopo tanti anni attraverso una lettera che il padre aveva scritto quando il figlio aveva appena tre anni e in cui il padre racconta della famosa ragazza delle arance che da il titolo al romanzo.  Il libro mi fa pensare al Giappone di Banana Yoshimoto, ai petali dei fiori di ciliegio che cadono lentamente sul terreno come le foglie in autunno eppure la storia si svolge in Norvegia. Credo che la poesia e la profondità della storia siano da ricondurre agli studi di filosofia e di teologia dell'autore ch...

Panettone tra passato e futuro

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 Buona fine, buon inizio. Mia madre diceva così e mi piace ricordarla attraverso le sue parole. Mi ricordo anche che non resisteva al panettone e poi si lamentava se il giorno dopo si sentiva gonfia perché "il burro non lo digerisco".. mi ritrovo un po' in quello che diceva.. Quello che spesso ho fatto ad ogni fine anno è stata la lista dei miei buoni propositi o intenti. Ma quest'anno non sento di voler dar seguito a questa tradizione. Per quest'anno so come mi voglio sentire: connessa profondamente a me stessa, allineata a ciò che sono (per quanto ciò che sono non è fisso e definitivo ma in costante divenire) voglio coltivare la coerenza tra ciò che dico e ciò che faccio, sentire e camminare le mie parole, essere vicina ai miei affetti, andare nel mondo con fiducia e coraggio, imparare, trasformare.  La vita ci conduce sempre a ciò che già siamo (spesso a ciò che non sappiamo di essere) se la ascoltiamo, se ci facciamo condurre, se prendiamo parte a questo tango...