Post

Visualizzazione dei post da 2025

La cura e l'amore signori miei.

Immagine
  L’altro giorno sono andata in un centro medico per una visita. Tre quarti d’ora del tempo delle persone dedicate all’accettazione anziché alla cura. Non ci avevo mai fatto caso. La burocrazia vince sulla terapia, sulla cura? La dermatologa mi dice che i miei nei solitamente vengono a persone molto anziane, ed è strano che siano venuti a me in così giovane età. Le rispondo che si vede che sono vecchia dentro, lei non ride nemmeno della battuta ma continua a parlare di quello che sta dicendo. Se vuole c’è un chirurgo estetico che li toglie A me fa strano che per dei nei debba andare nello stesso posto dove va chi si rifà il seno, gli zigomi o altre parti del corpo. Sono nei genetici, niente di preoccupante. E’ solo una cosa estetica. In pratica sono soggetta ad averli. Una parte di me dice che effettivamente è una considerazione sul lato estetico che va considerata, un’altra parte di me forse poeticamente pensa che se sono parti di me (genetiche) forse ha senso che rimang...

Mum: healing poetry

 La morte non è la fine Come dice qualcuno sono solo andato nell’altra stanza, immagina che sia così Onora la vita che ti è stata data vivendola pienamente, intensamente perseguendo ciò che muove profondamente il tuo cuore. E’ questo ciò che desidero per te Se sarai triste per me non mi renderai felice, non sorriderò delle tue lacrime ma delle tue gioie Non sentirti solo, triste, abbandonato Se sono in viaggio è perché sapevo che avresti potuto cavartela anche senza di me Abbi fede in questo, abbi fede del fatto che ho fede in te. Sia questo per te un grande conforto, il pensiero che so che sei abbastanza forte per camminare i tuoi passi anche se non sono materialmente al tuo fianco. Eppure ci sono. Nei tuoi occhi, nelle tue mani, nelle tue gioie, nelle tue sfide Faccio il tifo per te, anche se è possibile che tu non mi veda. La vita ti riserva tante sorprese, incontrerai tutte le mamme che ti serviranno per crescere, per diventare TE. Ognuna di loro ti mostrerà qualcosa che ti occ...

L'ombra: poesia di guarigione

Non sono il ruolo che interpreto Sono la tua ombra La mano sinistra che passa sul volto E libera la tua mano dal sangue Sono le parole frantumate all'orecchio  Così tu puoi pronunciare parole di miele Ma è così? O è solo il sogno che tutti stiamo sognando? Sono i costumi che indosso? Oppure esistono infiniti me in infiniti mondi In un tempo infinito? Ci sono possibilità  Se apriamo le porte Le sbarre, i cancelli E io posso essere lìbera E voi potete accogliere le vostre ombre E gli antenati ballano in questa nuova armonia.                      Simona Akasha

Vivere con più vita

Immagine
  La morte ci rende solo più consapevoli. Quando mia madre è morta ho dovuto scegliere quale sarebbe stata la sua bara. E’ stato un momento tremendo, vero, di una realtà tagliente e concreta che da una parte stavo male dall’altro vedevo la sadica ironia della vita. “Perché devo fare io questa scelta per te mamma? Perché non mi hai lasciato un vademecum di cosa avresti voluto, come lo avresti voluto? Legno bianco, legno nero? Ma quanto deve costare una bara per essere degna di mia madre? E i fiori? Che fiori avresti voluto mamma? Bianchi? Rossi? Rose? Fiori di campo? “ E una parte di me stava in quella che mi sembrava una pantomima, una recita ai fini del grande business della morte, una parte di me diceva che aveva senso fare ogni scelta con cura, la cura dei dettagli che tanto mi piace (che poi dettagli non sono). “E volete la foto sulla bara? Una piccola miniatura in bianco e nero? E volete mettere il nome?” Ci chiedeva il tipo dell’impresa funebre con una semplicità e una...

Cos'è la Biodanza?

Immagine
  Cos'è la Biodanza? Sono anni che cerco di rispondere a questa domanda. È una danza? Si ma non solo, ha a che fare con la vita? Si ma non solo. È una meditazione? In qualche modo si, com i Dervishi rotanti connessi a cielo e terra ma non solo, è una forma di rappresentazione teatrale? Si ma non solo. Ci ho messo sette anni a capire che la Biodanza è una medicina. Non nel senso di una pillola che ti fa passare il mal di testa ma nel senso di una cura progressiva, costante nel tempo, a lungo rilascio. È una terapia, un cammino di guarigione che ti porta a conoscerti profondamente, incontrarti, incontrare l'altro. Tutto è possibile grazie alla musica, alla gestualità, ai movimenti, al contatto con i quattro elementi ( e con il quinto che tutti li racchiude e li tocca), con la vita dal suo inizio (il grembo materno ma anche la fonte di tutte le cose) fino alla sua fine. È un viaggio gioioso giocoso intenso dentro di noi e dentro la vita a contatto del nostro sentire celebrando og...

Seta: lasciatevi accarezzare dal Giappone

Immagine
 Il locale si chiama Seta forse perché entrare in questo posto è un po' come essere accarezzati da un tessuto morbidissimo o forse perché è come uno scrigno che nasconde qualcosa di splendido e di meraviglioso, che potrà trasformarsi come come fa il baco.  Due ragazzi lo gestiscono:lui sardo gentile, riservato, discreto lei pugliese di Fasano, il suo accento è come se raggruppasse il suono di tutti gli accenti del sud.  Il locale è un posto dove potrete fare brunch, merenda, aperitivo ci sono bevande a base di the macha, caffè in infusione, troverete dolci ma anche ravioli. La cucina giapponese incontra la cucina sarda e quella cucina pugliese. Le cose che potete bere come il caffè ad esempio sono più bevande da meditazione, vanno assaporate, sorseggiate.  Le porcellane molto belle sono state realizzate a mano da una ragazza di Torino che però non le fa. All'interno ci sono molti libri alcuni sono in vendita e libri di Murakami: il richiamo al Giappone è fortissimo....

Sanazione

 E allora abbandonami non mi guardare non mi riconoscere. Continua a non guardarmi. Rifiutami. È qui che mi serve stare. Respiro qui. In questa nebbia densa e grigia del mio petto. Tra il dolore, la frenesia e la fretta di essere vista. Ma perché? Perché tu possa non vedermi. Possa abbandonarmi, possa fare sì che io senta questa solitudine che mi brucia tra il petto e lo stomaco. Perché mi occorre vedere che sono io l'unica che può non abbandonarmi. L'unica che può salvarmi. Che l'unica che devo imparare a starci insieme. Non fuori ma dentro. Non gli altri ma io. Sto con me. Stai con te.  Non sei la tua ferita. Sei coscienza eterna e consapevole. Sei ampio, sei grande, immensa. Sei di più di così. Di più dei tuoi genitori. Di più del tuo nome, della tua storia, della tua famiglia. Scegli tu. Puoi farlo. Solo tu puoi salvarti e poi amico mio, amica mio vi svelo un segreto. Non hai bisogno di essere salvata, non hai bisogno di essere guarita. La salvezza sei tu. La guarigione...

Le Altalene: un post per sognatori

Immagine
  Questa è una libreria, un luogo di incontri per famiglie, per mamme e bambini, per bambini. Una delle proprietarie è una ragazza con un accento romano molto riconoscibile mi racconta che questo posto è nato sette anni fa (io ne ho scoperto l’esistenza solo da un anno) e l’ha aperto lei con una ragazza calabrese che ha conosciuto ad un corso qui a Torino. Si chiama Le altalene e dentro c’è proprio una piccola altalena di legno funzionante e tantissime idee. Magneti, illustrazioni, segnalibri, libri, un angolo con degli snack anche senza glutine, caffè, cialde di caffè e tante ispirazioni per pensare, sognare, viaggiare con la fantasia.   A parlarvene mi fa pensare alla canzone Imagine: you may say I’m a dreamer, but I’m not the only one. A chi dice che siete troppo sognatori per questo mondo, a chi non sa sognare, a chi ha bisogno di incontrare il bambino dentro di se, a chi vuole far giocare i propri figli. Nella parte esterna c’è un dehor molto carino con un frigo giallo ...

Che cos'è la Sicilia?

Immagine
  Pirandello diceva che le parole sono vuote. Come dei contenitori di significato in cui ognuno inserisce il suo significato. E che per questo si trattava di strumenti imprecisi per descrivere e significare il mondo. Ho sempre dato grande valore alle parole: alle mie e anche a quelle degli altri. Pertanto faccio davvero fatica a sposare la tesi di Pirandello. Eppure penso che ogni tanto sia vero. Le parole non possono descrivere tutto. Non possono sempre dare voce ad un emozione pura profonda viscerale.. eppure sono uno dei mezzi che ci è stato dato per comunicare all'esterno di noi e quindi come mezzo va usato con coscienza rispetto e amore. Tempo fa in un altro libro che mi è capitato tra mani diciamo così, qualcuno sosteneva che le parole sono importanti soprattutto quando le usiamo per comunicare cose indicibili. E pertanto eccomi qui. Di fronte all indicibile spinta di venire in Sicilia, luogo dal quale vi scrivo questo post. Come alcuni di voi sapranno forse per il fatto ch...

La realtà delle cose

 Questo è stato un anno davvero complesso. Mia madre è morta poco più di un anno fa alla fine di una malattia tremenda ed inesorabile che mi ha consegnato una madre diversa con cui ho fatto tanta fatica a legare, che da tenere vicina era difficile. Mia madre bellissima, la mente, la più arguta, l'invincibile donna dall'anima di cristallo è diventata una bimba magra e piccolina, sempre forte ma in un modo che non conoscevo. Questa malattia si è portata via la mia infanzia, le mie certezze anche l'immagine che mia madre sapeva restituire di me. E forse alla fine comprenderò che è un bene così, ora non lo so. Ora fa solo male.. è un'enorme mancanza. Come un grande vuoto (spazio per me?) con cui devo fare i conti. So che c'è molto più di questo dietro a questo nostro salutarci, so che la morte non esiste, so un sacco di cose. Ma "sentirle" è un'altra cosa.  So che sono stufa di non parlarne, di fare finta che va bene, che è successo, che ero preparata..cer...

Cleopatra era un samurai. Mostra a Torino

Immagine
 Donna controversa, regina, aveva imparato la lingua egizia per poter essere più facilmente assimilata alla divinità Iside e perseguiva questo obiettivo con la sua immagine attraverso la scelta delle vesti, degli ornamenti, delle acconciature. Si presentava come un emanazione della divinità e questo serviva a rinforzare il suo potere la sua egemonia. Difficile distinguere la verità nelle vicende di Cleopatra dalla leggenda alimentata dal carattere tragico e sensuale legato al personaggio. Moltissimi autori parlarono di lei e delle sue gesta : Plutarco, ad esempio. Alcuni racconti sono filtrati dalla narrativa di parte, alcuni sono ad opera di Giulio Cesare, altri ancora passano attraverso la misoginia di alcuni autori. Cleopatra elabora il racconto della propria affermazione al trono attraverso la relazione con Giulio Cesare trasfigurata in unione Divina. Plutarco infatti racconta la fantasiosa circostanza della regina che si introduce segretamente negli alloggi di Cesare ad Alessa...

Diario di bordo: fiducia

  I o della mia vita non c'ho capito un gran che. L'unica cosa che mi è assolutamente chiara è che ogni volta che ho cercato un appoggio, ogni volta che mi sono accostata a qualcuno perché mi sentivo fragile o debole la vita mi ha voluto sfidare o premiare. Ogni volta il mio appiglio si è spostato oppure se ne è proprio andato e io, apparentemente, sono caduta giù. E mi sono rialzata. Da sola. Ogni volta che cercavo l'appoggio, la vita mi ha fatto vedere che potevo (dovevo?) farcela da sola. Q uesta vita così impetuosa, impietosa a volte cruda ma vera. Vera fino all'osso. Q uindi forse è questa la mia verità. La verità del 19. Devi condurre la tua battaglia, la tua avventura da solo. Non ti servono appigli. Come il sole. Il sole non si appoggia ai muretti per riposarsi un po'. Splende. E poi c'è un'altra bellissima verità. Una donna saggia che non conosco direttamente una volta disse che non aveva paura di lasciare troppo libero suo figlio (diversamente d...

Poesia di Filippo Rubini

 Frequenta le persone-libertà, quelle che ti aprono mondi dentro, universi, prospettive, sguardi, spazi in cui perdi l’orizzonte. Frequenta le persone-libertà, quelle che non ti avvelenano la vita con lamentele, pretese e rancori ma te la fanno fiorire, te la salvano,  quelle per cui sei pronto ad un naufragio  anche là dove il mare ti fa paura. Frequenta le persone-libertà, quelle che non hanno nulla da perdere, che si perdono in un abbraccio, in un sorriso, che fanno a gara con te in cortesia, generosità, debolezza. Frequenta le persone-libertà, quelle giuste davanti a qualsiasi cosa, che sanno tirarti fuori la poesia che ti abita, un sogno da un cassetto,  le stelle da un cielo grigio, quelle che vedono nel tuo fango diamanti da coltivare. Frequenta le persone-libertà, quelle che dipingono il mondo con colori inediti, con parole inaudite, con suoni mai ascoltati, quelle che conoscono così bene la gioia che sanno mettersi davanti al tuo dolore. Frequenta le persone...

Gustavo Rol, il mio primo maestro. Carla Perotti

Immagine
 Questo libro mi è stato regalato tanti anni fa da una persona a me molto cara che voleva parlarmi di India in realtà è un libro che parla di Gustavo Rol un personaggio molto interessante che all'epoca in cui viveva sicuramente non è stato capito e che la protagonista della storia ricorda come il suo primo grande maestro. Tutti gli argomenti trattati si inseriscono bella cornice di Torino: si parla sicuramente di Akasha, del significato della vita, dell'importanza dell'anima degli incontri che questa donna ha fatto nel tempo. Lei  è Carla Perotti figlia di uno dei migliori amici di Gustavo Rol quindi la prospettiva da cui tutta la storia è narrata è duplice: da una parte la bambina che racconta come aveva conosciuto questo uomo così affascinante e misterioso che sapeva spiegarle cose molto complesse in modi molto semplici anche attraverso il gioco, dall'altra  la prospettiva di lei da adulta che ripensa a Gustavo.  Gustavo è stato sicuramente uno dei grandi conoscito...

Akasha

Immagine
 I registri akashici sono una dimensione vibrazionale molto elevata che ci connette al cielo e ci consente di ascoltare il linguaggio della nostra anima e di conoscere la nostra essenza più profonda e raggiungerla.

Sonno profondo di Banana Yoshimoto

Immagine
  Tre donne, tre "sonni" diversi. Tre vite intense, assolute, oniriche. Tre personaggi che vivono una non vita: ce n'è una che non lavora e passa tutto il giorno ad aspettare un uomo, una che è segretamente innamorata della sua nemesi, un'altra che si aggira per la vita come un fantasma. Questa è una Banana Yoshimoto prima di Kitchen. C'è poca luce nelle sue parole ma una grande intensità ed espressività. Ci ritrovo la nostalgica magica che caratterizza i libri della scrittrice, un rapporto lento con la realtà fatto di inspiegabili e affascinanti corrispondenze, di superstizioni, di silenzi e di attese. Una capacità di raccontare l'essere umano in situazioni radicali, un essere umano che vive in qualche modo ai margini: o della società, o di se stesso, o del proprio sentire. Un alternarsi di luce ed ombra che non è solo reale ma che piuttosto racconta di un chiaroscuro emotivo che abita i personaggi. E il sogno che è sempre rivelatore, salvezza, chiave di comp...

La ragazza delle arance di Jostein Gaarder

Immagine
  Se sapessi di vivere per un breve periodo e potessi scegliere se vivere questa vita oppure no, sceglieresti comunque di vivere o rinunceresti ? Questa domanda abita il cuore della storia, una domanda esistenziale piuttosto grande sia per il protagonista sia per il lettore,che coinvolge e mette un po' tutti sullo stesso piano e ci chiama tutti in causa. Si tratta di un libro che ho letto molto anni fa e che ho ritrovato. Un libro in cui per magia un padre e un figlio si ritrovano dopo tanti anni attraverso una lettera che il padre aveva scritto quando il figlio aveva appena tre anni e in cui il padre racconta della famosa ragazza delle arance che da il titolo al romanzo.  Il libro mi fa pensare al Giappone di Banana Yoshimoto, ai petali dei fiori di ciliegio che cadono lentamente sul terreno come le foglie in autunno eppure la storia si svolge in Norvegia. Credo che la poesia e la profondità della storia siano da ricondurre agli studi di filosofia e di teologia dell'autore ch...

Panettone tra passato e futuro

Immagine
 Buona fine, buon inizio. Mia madre diceva così e mi piace ricordarla attraverso le sue parole. Mi ricordo anche che non resisteva al panettone e poi si lamentava se il giorno dopo si sentiva gonfia perché "il burro non lo digerisco".. mi ritrovo un po' in quello che diceva.. Quello che spesso ho fatto ad ogni fine anno è stata la lista dei miei buoni propositi o intenti. Ma quest'anno non sento di voler dar seguito a questa tradizione. Per quest'anno so come mi voglio sentire: connessa profondamente a me stessa, allineata a ciò che sono (per quanto ciò che sono non è fisso e definitivo ma in costante divenire) voglio coltivare la coerenza tra ciò che dico e ciò che faccio, sentire e camminare le mie parole, essere vicina ai miei affetti, andare nel mondo con fiducia e coraggio, imparare, trasformare.  La vita ci conduce sempre a ciò che già siamo (spesso a ciò che non sappiamo di essere) se la ascoltiamo, se ci facciamo condurre, se prendiamo parte a questo tango...