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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

David Whyte e il Perdono, la Rabbia e La Maturità

Il poeta e filosofo David Whyte sulla rabbia, sul perdono e su ciò che davvero vuol dire  la parola maturità  Perdonare è assumere un identità più grande rispetto a quella corrispondente alla persona che è stata ferita . “La nostra vita emotiva tiene traccia delle nostre incompletezze” dice Marta Nussbaum nella sua lettera luminosa ai giovani. Una creatura  senza bisogni non avrebbe motivi per avere paura dolore speranza o rabbia. La rabbia invece è una delle emozioni che giudichiamo più aspramente sia negli altri che in noi ma tuttavia comprenderla è centrale per mappare il paesaggio delle nostre vite interiori. Aristotele, piantando il seme per la saggezza pratica all'interno della civiltà riconobbe questo ruolo alla rabbia perché non si chiese se essa fosse buona o cattiva ma piuttosto come se ne potesse fare uso, per quanto tempo, verso chi direzionarla e come andasse manifestata. Questa sottostimata qualità di mappare le emozioni attribuibile alla rabbia è ciò che David Whyte

La neuroscienza della natura: come stare all'aria aperta fa bene al cervello

Quali sono i vantaggi derivanti dallo stare immersi nella natura? - Abbassamento dei livelli di cortisolo e di Stress - Abbassamento della pressione del sangue : salutare quindi anche per chi soffre di problemi cardiaci - Rilassamento a livello cerebrale grazie al contatto con le luci naturali - Esposizione a colori più coerenti tra di loro - Aumento dei livelli di dopamina - Cambiamento del movimento oculare Il disordine tipico dei paesaggi naturali, caratterizzati da linee curve e la ripetizione di modelli nella natura (frattali) calmano il cervello, attivano dei processi che portano alla risoluzione dei problemi : pare che i partecipanti alle ricerche dopo un' esposizione alla natura riescano a risolvere i puzzle più facilmente. Di contro i paesaggi artificiali provocano un effetto chiamato  "ripetizione della cecità" : quando il cervello non trova abbastanza diversità in un paesaggio diventa insensibile  alle parti singole come se non esistessero