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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Elogio dei fallimenti

Ho scoperto che in Svezia esiste un museo dei fallimenti. Ci hanno messo tutte le cose realizzate ma che non hanno mai avuto successo. Nella maggior parte di casi si tende a mettere in vetrina i nostri successi, i risultati che abbiamo ottenuto. Dimenticando però che spesso quei risultati sono stati la conseguenza di un insuccesso precedente, di un ineffabile fallimento. Eppure pensate a tutte le volte che una cosa è andata storta: un ingranaggio nel meccanismo. Avete pensato che non ce l'avreste mai fatta. Invece poi sì. Quel fallimento anzi è stato il punto di partenza per ricominciare con più slancio. O magari per cambiare strada. Gli insuccessi fanno parte del successo quanto il risultato stesso. Perché ci danno la traccia. Se riproviamo dove ci siamo fermati dicono della nostra tenacia. Se ci conducono da un'altra parte dicono che ci stiamo ancora cercando ma che continuiamo a camminare. Sono stata bocciata ad un esame di archeologia all'Università. Ho ritentato e ho

A Vale

Cara Vale, Ma ti ricordi di me? Di me e te a camminare per i corridoi del Curie ad immaginare un mondo che ci sembrava negato. E le tue risate, le tue maniche corte in pieno inverno. E niente alcolici in gita e sentirci fuori dal coro ma dentro la nostra amicizia. E amori non corrisposti e il resto della classe a cui non ci sembrava di appartenere. E poi perdersi. E ritrovarsi ogni volta con lo stesso sorriso. E le tue pacche sulla spalla, il viaggio a Londra, la ciaspolata e la polenta in montagna e tutto il resto. E la nostra promessa di sentirci a quarant'anni,ti ricordi vale? A volte le porte si chiudono con il cemento armato e non le riapri più. Però ti pensavo e ti saluto così.

La vita è una ciliegia

Se cercate la parola amore su un dizionario etimologico scoprirete che deriva da a- e mors. Significa letteralmente senza morte. Significa che l'amore è la vita. Mi pare curioso però che questo sentimento sia inteso come assenza di qualcosa anziché come presenza di qualcosa che esiste davvero. Può darsi che anticamente si prestasse più attenzione  alle carenze piuttosto che all'essere presente di una determinata cosa, ma fatto sta che l'amore già solo dalle sue origini semantiche ha a che fare con la vita e questo mi pare di grande importanza. Altro aspetto interessante  è che la parola non deriva da altri composti, come se bastasse a se stessa. Amare qualcuno in senso lato vuol dire dargli vita, restituirgliene. Dargli nutrimento. Prévert diceva che la vita é come una ciliegia, la morte è il nocciolo e il ciliegio invece é l'amore. L' amore quindi sarebbe qualcosa che ci da radici e ci fa crescere ed in sé ha la vita e la morte.  È un insieme di cose e di elemen

Robe di Simo

Mi perdo nei meandri, nei piccoli angolini dei significati. Tra la semantica a rincorrer parole come Alice dietro il bianconiglio. Mi nascondo tra le pieghe di un suono, sotto il verde di una virgola e il vermiglio di un punto. Sono qui, sono lontano, sono a due passi dal mio cuore. Ed è il mio che batte più forte di tutti e non lo puoi ignorare. Ed è tutto quello che c'è, una bomba rossa pronta ad esplodere con uno sguardo, un sorriso, un tocco. Ed è questa luce, questa luce in questa lunga colonna buia a spingermi sempre un pò più in là, sempre un pò oltre, sempre più al di là di me. E te la porgo questa luce perché ce l'abbia pure tu per guardare, per vedere meglio, per cogliere quegli angoli di significato che mi piacciono tanto. Perché al buio possiamo resistere solo se accendiamo la luce e non la spegniamo più.

Monegato: quando i secondi ti rendono il primo

Un altro posto di Torino che ho scoperto da un po' è Monegato un ristorante molto colorato attento ai prezzi, alla qualità e all'ambiente (piatti e posate sono riciclabili). A Torino ce ne sono tre, mi dice Luca, il proprietario. Uno in piazza Madama, uno in via Verdi e uno in via Biglieri. Il motto dei tre ristoranti è "Primi, secondi a nessuno". Nonostante il motto il posto offre un ampia scelta di piatti (anche secondi) e dolci. L'atmosfera di Monegato è molto accogliente, ci sono lunghi tavoli di legno che rendono più facile socializzare, prese per ricaricare il cellulare, gancetti ai tavoli per appendere le borse o gli zaini. È il posto perfetto per lo studente che vuole mangiare qualcosa tra una lezione e un'altra, per vecchi amici che vogliono mangiare come a casa della mamma un piatto di amatriciana, per compagni di classe che festeggiano la fine dell'anno scolastico. L'ambiente colorato rende il locale allegro e sbarazzino.   Luca segue