Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Zero solo di nome

L'estate in teoria è andata ma questo autunno non ci delude. Vi consiglio di fare lunghe passeggiate, sfruttare l'ultimo sole e godervi un gelato che oltre che essere buono è realizzato in modo assolutamente scenografico. Siamo in pieno centro ed è un ragazzo di origine cinese che prepara il roll di gelato. Potete scegliere voi con che ingrediente farvelo realizzare al momento: lui crea un impasto con la spatolina da muratore (proprio lei!) ma il risultato è eccezionale! Il locale pullula anche di disegni e post-it con le impressioni degli avventori che arrivano un pò da tutto il mondo. D'estate gelato e tutto il resto dell'anno potete anche provare il mochi. Oppure potete provare tutto tutto l'anno. Il locale si chiama Zero ma quello che offre ha un punteggio smisurato. Dove trovarlo? Via Principe Amedeo 33/c Torino.

Recensione di "Io non sono il mio tumore" di Marina Sozzi

Una doverosa premessa: scrivere questa recensione non è stato affatto semplice, un pò perché la tematica è molto delicata e un pò per il timore di non essere completamente oggettiva per via della stima che nutro nei confronti dell'autrice. Ad ogni modo eccola qui. Il titolo del libro di Marina Sozzi, "Io non sono il mio tumore" è di impatto, molto forte. Un pò perché è una specie di confessione dell'autrice, una specie di ridefinizione di se stessa, un modo di affermare pubblicamente la sua esistenza, il suo esistere, il suo essere e di sconfessare contemporaneamente l'identificazione con la malattia. Senza però negarne l'esistenza. Il tumore c'è, esiste, è una realtà. Ma non dice nulla e non si identifica con l'autrice. Credo che sia proprio questa accettazione della malattia e al contempo il rifiuto dell'identificazione con la stessa a fare dell'opera di Marina un testo coraggioso, fin dall'inizio. Il libro di Marina Sozzi racconta mill

Bellezze da instagram

Ogni volta che sul bus scorgo qualche ragazza adolescente ringrazio Dio che la mia adolescenza sia già passata. Sono belle, alte, sanno vestirsi, capelli perfetti, pelle perfetta, unghie a punta e vans ai piedi. Bellezze perfette. Bellezze da instagram. Mi chiedo come saranno da vecchie: invecchieranno presto come sono cresciute? Indossano la maglia con su scritto "sto nervosa" come se fossero tutte figlie di Marisa Laurito. Ma La mia è tutta invidia io che ero Calimero coi capelli crespi e l'outfit improbabile. Con il tempo non sono cambiata poi molto cioè i capelli son sempre crespi ma almeno ho imparato a convivere con il resto. Vivere l'adolescenza ora quello sì che sarebbe un massacro, troppa competizione  e a livelli estetici troppo alti, io che ci ho messo anni ad imparare a truccarmi. Però da vecchia? Sarò bellissima (...forse.. Speriamo!). Sai che c'è però? Magari le vans me le compro pure io, così mi sento giovane.

Le dieci regole dello scrittore

Questo post si ispira a quanto indicato da Elisabeth Gilbert qui . E sono le sue regole per chi desidera scrivere. 1) Racconta la tua storia come se stessi scrivendo una lettera ad una persona a cui vuoi bene o che ti è di ispirazione. Questo farà si che quanto scrivi sia autentico. 2) comincia dall'inizio. Scrivi ciò che è successo e continua fino ad arrivare alla fine. 3) usa frasi semplici. 4) non preoccuparti che il testo sia buono o no: portalo alla fine. Indipendentemente dal fatto che sia buono o meno alla fine del progetto sarai una persona totalmente diversa 5) non scrivere sperando di cambiare la vita a qualcuno a meno che tu non desideri che il testo sia pesante. Scrivi invece solo di ciò che ti emoziona o che ti fa arrabbiare o che ti affascina. Forse in seguito a questo la vita di qualcuno cambierà. Ma sarà un di più. 6) Prova a raccontare storie anziché spiegare cose. Le persone odiano chi spiega loro delle cose mentre amano le storie. Pensa al potere educativo

Il segreto del successo

Che cosa vuol dire avere successo? Penso che ognuno di noi possa definirsi una persona di successo. Un successo è un obiettivo raggiunto,anche un piccolo gradino di una lunghissima scala. A nostro modo ognuno di noi è definibile una persona di successo: ha successo chi si trova in una situazione difficile e fa fronte ad essa con le proprie forze. Ha successo chi ricomincia a fare sport dopo un anno di stop, ha successo chi non smette di ridere nonostante le difficoltà, chi affronta una sua grande paura. Ci sono successi più evidenti, pubblici direi (il riconoscimento di un ruolo sul posto di lavoro, ad esempio) e altri che si possono definire "privati", personali come ricominciare a studiare per chi ha smesso: a volte il risultato non si vede subito ma sul lungo termine, nel tempo. C'è una ragazza palermitana che a me piace molto che si chiama Annalisa da cui ho preso quello che segue: lei parla soprattutto delle donne di successo. E sostiene con ragione a mio avviso ch

Una gelateria Essenziale

Come dicevano i Righeira "l'estate sta finendo e un anno se ne va" ma se proprio non volete arrendervi a questa idea e desiderate scongiurare l'arrivo imminente dell'autunno vi consiglio una gelateria che non potrà deludervi. Si chiama L'essenza del gelato e, come richiama il nome l'insegna è assolutamente essenziale. I gusti sono sempre nuovi e sorprendenti e a volte rimandano alla bellissima Torino come il gusto "principe Amedeo" oppure nascono da combinazioni innovative ed insolite come "fichi e mandorle". La cialda è di buonissimo biscotto, i prezzi molto contenuti specie se si pensa alla qualità alta del prodotto. Potete prendere anche il cono con un gusto soltanto se proprio non volete strafare con i dolci. Il personale è gentile, discreto e disponibile sempre pronto a farvi assaggiare i gusti che preferite. Ah, gli intolleranti al latte troveranno moltissimi gusti. Allora, fino a quando dura l'estate? Scopritelo in via Prin