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Visualizzazione dei post da luglio, 2024

La metamedicina, l'abbondanza e le credenze limitanti

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  Qualche giorno fa ho assistito ad una presentazione della scuola di metamedicina in cui si affrontava il tema dell’abbondanza. Questo post nasce da quell’incontro, dalle mie impressioni su di esso e dall’aver sottoposto una serie di domande sulle tematiche in oggetto ad una serie di persone che si sono rese disponibili a raccontarsi in relazione ad esse. Ad ogni modo per chi non la conoscesse: la metamedicina è   un approccio alla vita; si tratta di un metodo di guarigione e di profonda conoscenza di sé stessi inventato da Claudia Rainville, scrittrice, biologa e conferenziera secondo cui esisterebbe una profonda connessione tra il nostro sentire ed il nostro corpo fisico. La metamedicina nasce nel 1987 e studia la connessione tra i disturbi fisici o relazionali e le emozioni profonde che possiamo aver vissuto e che possono essere stati la causa di un disequilibrio interiore. Ogni sintomo, ogni malattia sostiene la metamedicina è l’espressione (o forse sare...

Estemporanea

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  È incredibile quando mi ritrovo ad avere a che fare con degli sconosciuti anche solo per qualche secondo. Magari sono in un ufficio pubblico per disbrigare della pratiche oppure sto facendo una visita. Realizzo che tra me e l'altro succede qualcosa di magico: magari un gesto, un movimento, un certo tono della voce, un modo di guardare. Ecco. Lì percepisco un mondo, il mondo dell'altro. E lì che avviene la magia: due mondi si incontrano in quel secondo e può avvenire la scintilla o il desiderio di allontanarsi velocemente. Non ci siamo parlati veramente, non abbiamo avuto un contatto esplicito eppure qualcosa tra noi si è conosciuto o riconosciuto. Sarà la pelle? Particelle subatomiche invisibili entrate in contatto, mondi impalpabili che sono arrivati a sfiorarsi in uno sguardo o in un movimento più o meno lento o più o meno brusco? Non so dire. Eppure in quell' esatto momento qualcosa è successo ed ha cambiato ogni cosa.  Questo mi fa sentire profondamente che c'è mo...

Le cose che avrei voluto sapere a 18 anni

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  1. Lo yoga è la meditazione sono ottimi compagni di viaggio; 2. Sbagliare un diritto di nascita: hai mai ascoltato “Right to be wrong” di Joss Stone?  3. Non lasciare che le opinioni degli altri ti definiscano o ti dicano chi sei e/o chi puoi diventare; 4. Condividere è come viaggiare senza bisogno di viaggiare: può allargare i tuoi orizzonti;  5. Se c'è qualcosa di te che non ti piace puoi cambiarlo: hai tutta la vita per diventare chi desideri;  6. Tutto quello che succede viene per insegnarci qualcosa, basta rimanere in ascolto;  7. La noia è la porta per la creatività;  8 Nei momenti difficili respira, conta fino a 4 e guarda la bellezza collaterale;  9. Non è mai troppo tardi per dire ai tuoi cari che li ami profondamente e per abbracciarli;  10. Ogni attimo in cui non sei presente è perduto;  11. Amare e ascoltare il proprio sentire è la più grande forma di successo nella vita; 12. I conflitti servono a capire ch...