Ci sono vuoti che non si colmano
Anatre che non sapranno mai riconoscere un cigno
Cigni che cercano ancora uno specchio che non può restituire la loro immagine
Una casa dove non voglio vivere
Con voci troppo alte e aria di piombo da respirare
E diamine indossateli questi miei panni
Anche se non riuscite a comprendere, fate un tentativo!
E c'è una malattia lenta e insidiosa
Un male veloce e senza soluzione
E ci sono due madri ma nessuna che si ricorda di me
E ci sono cose che la vita sta facendo a pezzi
E poi c'è questa orrenda solitudine
Cassa di risonanza per i vuoti che non hanno nome
E poi alla fine alla fine di tutto
All'inizio del cuore e al centro
C'è una luce profumata e rosa
E ci sono tante lampadine
Che mi sorridono
E violini tulipani e biscotti a forma di cuore
E allora forse devo solo ricordarmi che il paesaggio è fatto di prospettive
E che il mio occhio sa scegliere dove guardare.
Non tutti i giorni saranno luminosi
Ma tutti i giorni dirò grazie alla vita.
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