Esiste un piccolo angolo di Francia a Torino che si chiama Si-vu-Plè nel cuore di San Salvario (via Berthollet 11, Torino). Un posto con un nome delicato e cortese, educato. In francese vuol dire "per favore". È un posto in cui entrare in punta di piedi senza fare rumore che ti sa colpire con la sua aria fresca ed elegante. All'interno fa capolino la scritta " bonheur" (felicità) scritta con il gessetto bianco su una superficie nera fatta a cuore. Come a dire che la felicità è sempre a forma di cuore. Dentro tavoli piccoli e quadrati che ti fanno sentire in un bistrot parigino raffinato ed esclusivo. Accanto a questi anche tavoli più grandi per incontrare magari qualche sconosciuto, parlare del più e del meno mentre bevi un caffè o un bicchiere di vino. Prezzi onestissimi. Formaggi francesi e marmellate in barattoli piccini piccini. Grandi vetrate su un ambiente fatto di legno. Un tocco di lilla qui e là che ti fa pensare alle distese di lavanda in Provenza. Giornali da leggere mentre sorseggi un tè o fai merenda con un vasetto di yogurt.
Corsi di lingua organizzati da una delle due ragazze che lavorano al locale che si tengono alla Casa del Quartiere. Infatti la padrona di casa arriva dalla Francia. Le chiedo: "che ci fa una francese a Torino?" mi risponde "è l'amore". Dev'essere proprio così allora, che la vera felicità sta nel posto dove abita il cuore.
L’abbandono ti ucciderà. Ti farà venire voglia di morire e se lo lasci fare ti aprirà alla forma più radicale di amore per te stesso. Distruggerà i sogni d’amore della tua infanzia, sì, ma presto scoprirai che questo amore non è stato mai fuori di te. Ora, il tuo respiro è la tua casa e la presenza è il tuo santuario, e la vita stessa è il tuo amante più grande e amico e maestro. Non c’è nessun abbandono Qui nella Sorgente. Tu sei ciò che rimane quando tutto è perduto. JEFF FOSTER
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