Dove non ci sono regole, ascolta il cuore


Mi faccio una fracco di domande. sempre. da sempre. troppe? forse. ma sono io. anche quando quest'essere me significa essere incasellata e ficcata dentro una scatola, a forza.

quando penso tanto, troppo... rallento. mi fermo. ascolto il mio respiro, la mia pancia. ritorno a me. ritorno qui. acchiappo la scimmia che si aggrappa alle liane della mia mente e le accarezzo un po' la testa. l'abbraccio e le dico di stare tranquilla, che non c'è nulla da temere.

A volte sto con me. mi ascolto. navigo dentro di me, stringo amicizia con i demoni che abitano dentro di me. Concedo loro lo spazio per esprimersi ma cerco di far in modo che non vincano la mia partita. e nel gioco che è la vita non accetto di partecipare, mi accontento solo di vincere.

Più cresco (invecchio) più mi rendo conto che tutte le certezze che avevo un tempo non ci sono più e forse è questo diventare grandi, imparare a convivere con le incertezze, con le paure, con le domande. ma scegliere di andare avanti lo stesso. imparare a ridere in mezzo alle lacrime, imparare ad accettare le imperfezioni, capire che è sempre l'amore la risposta e la cosa che conta più di ogni altra sempre. che finché è l'amore a guidare le nostre scelte non può accadere nulla di brutto.

Cerco sempre di entrare dentro le cose, di capirle, di afferrarle, di definirle. ma anche qui è uno sforzo inutile. a volte le cose non possono essere capite. e dove la ragione non può arrivare è li che vince il sentimento. dove non ci sono regole ascolta il cuore.

E più passa il tempo più realizzo che la ragione cerca solo colpevoli e perimetri. che siamo tutti la stessa cosa. tutti soffriamo. tutti lottiamo contro qualcosa o contro qualcuno. tutti ci siamo sentiti soli, incompresi, non amati. tutti ci siamo sentiti "quello sbagliato/quella sbagliata". è come se tutti vivessimo un po' la stessa vita, forse in momenti diversi. Questo significa amare: accettare le contraddizioni senza farsi spaventare. accettare le cose che non possiamo capire o spiegare perché alcune cose sono così e basta e perché cercare definizioni non ci aiuta a comprendere veramente.

A volte fuggo da me. cerco gli amici, do loro la fiducia che non so darmi. chissà forse mi tornerà indietro prima o poi. e cerco una risposta nelle vite degli altri, nelle loro storie. come se ci fossero delle regole, dei binari lungo i quali muoversi. ma non esistono. nessuno può vivere la mia vita, nessuno è come me. io non sono gli errori che hanno commesso gli altri, la mia vita è la mia.

E la vita è, come direbbero gli inglesi, terrific: magnifica, meravigliosa, anche quando fa paura.

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