Ho imparato che non si può fare sempre come dico io ma ogni azione anzi ogni coazione non può che essere la mediazione tra me e gli altri, per quanto possa credere in ciò che penso e dico. Ho imparato a tenere a freno i miei demoni interiori quanto basta per riuscire a fare delle cose che sono importanti per me e per gli altri. Ho imparato che ci si può arrabbiare con qualcuno e avere ancora voglia di parlarci, sentire le sue opinioni, incontrare quella persona. Ho imparato a chiedere aiuto e che questa è una grande capacità, che vale persino di più di farcela da solo perché non sono obbligata a dimostrare niente a nessuno. Ho imparato a respirare quando sono in difficoltà, quando qualcosa mi fa paura oppure mi fa infuriare. Ho imparato a stare in silenzio, occasionalmente e vedere che succede. Ho imparato che non importa quanto tu ami qualcuno, a volte quell'amore non arriva dall'altra parte e non arriva all'altro per come ti sembra di averlo trasmesso. Ho imparato a radicarmi al suolo quel tanto che basta per oscillare al vento ma non perdere le mie posizioni e quello in cui credo. Ho imparato che la vita ci regala la vita a costo zero: che è breve, che non sempre domani è un altro giorno ma che c'è quel che c'è e soprattutto quello che c'è ora. Ho imparato che non posso controllare il mondo e non posso controllare le mie emozioni ma che posso scegliere cosa farmene e che sono come nuvole di passaggio. Ho imparato a mettere dei limiti e che non basta metterli una volta, a volte li devi ripassare come si fa con le strisce pedonali: con il tempo sbiadiscono. Ho imparato la perseveranza e che un messaggio per quanto giusto non sempre troverà ascolto: a volte sarà necessario insistere. Ho imparato a scegliere senza dover per forza aspettare la cosa giusta da fare: come quando all'Università aspettavi il 30 perché non volevi accettare un 18: chi ti ridà indietro il tempo che hai sprecato aspettando una perfezione che non esiste?
Tutto qui.
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