La realtà delle cose

 Questo è stato un anno davvero complesso. Mia madre è morta poco più di un anno fa alla fine di una malattia tremenda ed inesorabile che mi ha consegnato una madre diversa con cui ho fatto tanta fatica a legare, che da tenere vicina era difficile. Mia madre bellissima, la mente, la più arguta, l'invincibile donna dall'anima di cristallo è diventata una bimba magra e piccolina, sempre forte ma in un modo che non conoscevo. Questa malattia si è portata via la mia infanzia, le mie certezze anche l'immagine che mia madre sapeva restituire di me. E forse alla fine comprenderò che è un bene così, ora non lo so. Ora fa solo male.. è un'enorme mancanza. Come un grande vuoto (spazio per me?) con cui devo fare i conti. So che c'è molto più di questo dietro a questo nostro salutarci, so che la morte non esiste, so un sacco di cose. Ma "sentirle" è un'altra cosa. 

So che sono stufa di non parlarne, di fare finta che va bene, che è successo, che ero preparata..certo anche questa è una verità ma non è l'unica. 

Forse un giorno scriverò di lei o forse no. Però questo è un dolore grande e secondo me occorre parlarne. Parlare per me è il modo di affrontare le cose. 

Mia madre non c'è più e questo rientra tra le "verità delle cose" di cui un caro amico mi ha parlato. 

Chi mi conosce sa quanto credo nell'invisibile, nel senso "altro e alto" delle cose. Ho imparato a vederlo, sentirlo, sintonizzarmi su questa dimensione. Eppure accanto a questo c'è il mondo dove viviamo tutti i giorni, il mondo dove mia madre non esiste più o esiste dentro di me e dentro ai miei figli. 

Un mondo che ti sbatte la verità delle cose in faccia e spesso questo non è facile da sostenere. 

Nell'ultimo mese mi sono confrontata con questa realtà svariate volte e mi ha fatto male. Ma in questa dimensione dobbiamo vivere e dobbiamo imparare a vivere.

Ma tutto credo mi riporterà a me, a delle scelte che mi rappresentano, mi appartengono. Scelte che risuonano con me. E tutto questo è bello, importante e prezioso. Tutto cambia velocemente negli ultimi anni. È come se qualcuno ci sta spingendo a trovare la nostra direzione anche, ogni tanto con mezzi estremi ed impietosi.

Per me questo ha significato diventare grande anche quando non volevo, anche quando (forse apparentemente) non l'avevo chiesto. E mi è costato moltissimo. Ma siamo quello che la vita fa di noi, questo è ciò che emerge spesso nelle letture che faccio. Occorrerà che inizi a crederci pure un po' anche io per la mia di vita, no?

Commenti

  1. Ciao principessa, si, bisogna parlarne, di ciò che accade a noi e intorno a noi, della malattia e della morte, fare finta che va tutto bene non è una soluzione, tutto ciò fa parte della vita, hai fatto quanto era in tuo potere e la tua mamma lo sa, ne sono certa.
    Ti sono accanto, ti penso e sai che ci sono, un avvolgente e prolungato abbraccio 🫂😘

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  2. Il dolore è una componente universale dell'esistenza umana.
    Tuttavia rimanere nella sofferenza è una scelta.

    Questo significa che, pur non potendo evitare di provare dolore, hai il potere di decidere se permettere che quel dolore si trasformi in uno stato prolungato di sofferenza.

    E‘ attraverso questa esperienze che si sviluppa una consapevolezza profonda: sei più grande di qualsiasi cosa possa accaderti. Nulla può davvero spezzarti. Anche se il tuo corpo o il tuo cuore possono sentirsi "rotti", la tua anima e il tuo spirito sono indistruttibili.

    La chiave per liberarti dal dolore: il significato e lo scopo superiore
    Il dolore persiste solo finché gli attribuisci un significato negativo. La vera liberazione arriva quando cambi il significato che gli attribuisci.

    Ti aggrapperai al tuo dolore finché non troverai qualcosa che valuti più del dolore stesso. Quando scopri uno scopo più elevato, il dolore non è più eterno e lo lascerai andare.

    Pensa a come le tue difficoltà e il tuo dolore possano diventare strumenti per aiutare gli altri…. Siamo tutti qui per servirci a vicenda.

    prova a trovare una soluzione quale..
    la fede in un potere superiore.
    la convinzione che ogni cosa accada per una ragione.
    la fiducia nella tua anima, più che nella mente.
    la consapevolezza che la tua esperienza di dolore non è isolata e che affrontandola puoi aiutare milioni di altri a non doverla vivere.

    Hai due scelte chiare: trasformarti o rimanere bloccata. Il tuo spirito e la tua anima sono superiori a qualsiasi trauma e possono trascenderlo.
    Ogni esperienza è un dono, ed è il nostro compito scoprirne il significato più profondo.
    Un abbraccio Martina B.

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