Passa ai contenuti principali

Con il cuore in corsa





Piove e questa pioggia mi porta a pensare, che è una cosa per la quale ho vinto il premio nobel ma che ho cercato di non fare negli ultimi 6 mesi.
Ho sempre pensato troppo e agito troppo poco.
E il grigio di Torino oggi me lo sento nel cuore e nell'anima e detesto sentirmi così.
Sono una persona diversa da prima eppure ci sono dei residui della “me” precedente nella mia testa. Dei piccoli pezzetti di passato, dei pezzi di granata che graffiano dentro e a volte vengono fuori come oggi, lasciando una cicatrice molto spessa.

Alla me del passato era stato insegnato che i confini tra amore ed odio sono molto precisi e definiti. Che amare vuol dire fare questo e quello, vuol dire sacrificio, dedizione, devozione, sincerità. Ma poi la vita mi ha mostrato che le cose sono molto diverse. Che non esiste un perimetro geometrico per l'amore e che spesso tra odio e amore, sentimento ed attrazione i confini sono molto sfumati e imprecisi, approssimativi. Insomma è tutto un macello impossibile.
E così non ci sono regole per approcciarci alla vita, per affacciarsi ai sentimenti, alle persone. E forse è bello così, proprio perché è incasinato. E camminiamo nel disordine, in questa mancanza di un sentiero preciso. E cosa ci guida in tutto questo? Ognuno forse trova il suo faro, in base a quanto sta vivendo.
Il mio faro sono io. Sono la mia guida. E nel percorso cerco me stessa. Corro, corro via,dritto per dritto, senza fermarmi, senza scendere a compromessi. Un percorso a ostacoli, tutti messi con un preciso scopo, con un senso. Ogni difficoltà ti forgia, ti trasforma.
E in tutto questo correre ho scoperto di avere un cuore grande così. Che non importano le ferite, non importa il dolore : tutto questo non mi spaventa. È essere coraggiosi ? Oppure sciocchi? Ingenui?
Penso che siano i sentimenti, la capacità di perdonare a farci grandi. A riempirci il cuore. Ed è una sensazione di pienezza e calma bellissime.
E non so cosa verrà domani. Chi sarò e con chi. Ma prendo il bello da questo “non sapere”, che quando vai alla ricerca di qualcosa il punto non è cosa ti manca, il punto è che ti è data l'occasione per avvicinarti di più a te stesso o alla persona che sei destinato ad essere.
Troverò la mia strada, incrociandone forse altre mille e troverò le mie regole e saranno quelle che vanno bene per me. E porterò a spasso il mio cuore per le strade del mondo, senza paura di nulla per scoprire che ogni strada porta a nuove avventure e cose belle. Le cose belle arrivano sempre e per chi non pensa troppo secondo me arrivano prima!











Commenti

Post popolari in questo blog

L'abbandono, Jeff Foster

L’abbandono ti ucciderà. Ti farà venire voglia di morire e se lo lasci fare ti aprirà  alla forma più radicale  di amore per te stesso. Distruggerà i sogni d’amore della tua infanzia, sì, ma presto scoprirai che questo amore non è stato mai fuori di te. Ora, il tuo respiro è la tua casa e la presenza è il tuo santuario, e la vita stessa è il tuo amante più grande e amico e maestro. Non c’è nessun abbandono Qui nella Sorgente. Tu sei ciò che rimane quando tutto è perduto. JEFF FOSTER

Un fiore che è cresciuto sull'asfalto e sul cemento

da Pinterest, Luigi Sgrò Io all'amore voglio crederci. Voglio credere che ci sia. Così come credo alle persone, così come ho imparato a dare loro fiducia. Ci sono tante forme di amore. Ognuna dice qualcosa di noi o di chi ama. L'amore di un professore per il suo lavoro, trasmesso attraverso la passione che mette in quello che fa. L'amore per il prossimo, che ci fa ascoltare i problemi degli altri e desiderare di aiutarli davvero a trovare una soluzione. L'amore è dare, senza aspettarsi nulla in cambio. L'amore è un salto nel vuoto a cui solo pochi coraggiosi sanno abbandonarsi completamente. E' un fiore che cresce sull'asfalto e sul cemento. E' tutto ciò che ci circonda. E' la carezza di una madre sulla guancia del figlio, la panettiera di turno che ti chiede cosa vuoi tesoro ? Senza nemmeno conoscerti. E' il sorriso di una barista mentre ti prepara il primo caffè del lunedì, prima di entrare in ufficio. L'amore ci circonda.

Waking di Theodore Roethke

Mi rendo conto di essere addormentato e mi sveglio lentamente Sento che il mio destino sta in ciò di cui non ho timore alcuno. Imparo andando dove devo andare. Pensiamo che si impari attraverso le sensazioni, ma cosa dobbiamo conoscere veramente? Sento la mia anima danzare dolcemente da un orecchio all'altro. Mi rendo conto di dormire e mi sveglio lentamente. Chi siete voi, tra tutti quelli che stanno così vicini a me? Che Dio benedica la terra. Imparo andando dove devo andare. La luce colpisce l'albero, ma chi può dire come? Il misero verme percorre le scale controvento. Mi rendo conto di dormire e mi sveglio lentamente. Madre natura hai in serbo degli altri progetti per me e per te per cui goditi quest'aria vivace e impara dolcemente dove devi andare semplicemente andando. Questa scossa mi fa sentire immobile, avrei dovuto saperlo. L'eternità ci sfugge. Ed è vicina. Mi rendo conto di dormire e mi sveglio lentamente e imparo andando dove devo andare. Sono c