Love is a losing game

Oggi voglio parlare di questa donna qui. Questa bruna tutto pepe, tutta droga e tutto alcol che si chiamava Amy. Tempo fa ho visto un film su di lei che univa stralci di interviste, conversazioni, vita reale vissuta. Era bella. Ma di una bellezza insolita, non convenzionale, fuori dal comune. La sua bellezza passava attraverso il suo sguardo, soffiava tra le sue corde vocali e veniva fuori graffiando così. Ho visto più volte filmati in cui cantava con la semplicità con cui una casalinga laverebbe i piatti: sembrava così naturale e immediato, come se tutti potessero cantare allo stesso modo senza alcuno sforzo. Aveva un'energia strana dentro forse anche un po' sinistra, e per chissà quale motivo una tristezza proprio in fondo all'iride nell'ultimo angolo dell'anima. Uno stile tutto suo, di essere, di vestirsi, di essere presente. Era una stella, nel corpo di una ragazzina della provincia inglese. Non direi che avesse una gran voglia di comparir...