Tempo fa riflettevo su tutte le volte che nella vita ci lamentiamo di quello che non va, dei risultati che non abbiamo ottenuto, di quanto una determinata persona ci abbia impedito di essere chi volevamo diventare. Io ad esempio avrei voluto fare la cantante e ricordo che mia madre mi disse "laureati e poi fai quello che vuoi". E alla fine che è successo? Mi sono laureata e addio alla carriera da cantante. Ma la verità è che se avessi voluto davvero intraprendere la carriera artistica l'avrei fatto. Invece probabilmente per me è stato più fruttuoso studiare, studiare e studiare: chi lo sa, se non mi fossi costretta a prepararmi agli esami come faceva Vittorio Alfieri legandosi alla sedia, ora non sarei qui a scrivere su questo blog.
Ho conosciuto un bassista che attualmente non può suonare perché il suo lavoro (meccanico) gli ha procurato una brutta tendinite. Non conosco la sua storia nel dettaglio. Non so se anche lui si sia reso conto nel tempo che gli risultava più congeniale aggiustare macchine rispetto a suonare: di fatto ad un certo punto la sua vena artistica è stata schiacciata - in tutti i sensi.
La mia storia e quella del mio amico bassista mi insegnano che siamo quello che scegliamo di essere. Tutti i nostri " fallimenti", le strade che non abbiamo preso (tutte perdite volontarie, secondo me) sono in realtà strade che abbiamo scelto di non percorrere. E non va bene dire che abbiamo rinunciato ad una cosa per far contento qualcun altro. La scelta è sempre nostra, anche quando si rivela sbagliata. Ma fa comodo avere qualcuno su cui scaricare la colpa, per recriminare le nostre decisioni perché ammettere di aver scelto in autonomia vorrebbe dire ammettere che abbiamo l'assoluta responsabilità nella nostra vita.
Esiste un detto molto conosciuto che dice "se sei felice è colpa tua, se sei triste è colpa tua". Significa che siamo artefici del nostro destino sempre. E se non abbiamo avuto successo è solo colpa nostra. Perché solo noi abbiamo il potere di decidere per la nostra vita, di provare ad acciuffare le stelle, di inseguire un sogno o perfino una chimera che non ha fondamento.
E così se volete qualcosa prendetelo ora. Il potere è vostro ed è nelle vostre mani. Non ci riuscite la prima volta? Provate ancora, non demordete. Credeteci, credete di più.
"I sogni hanno bisogno di sapere che siamo coraggiosi" (Fabio Volo) ed il coraggio è sempre premiato.
E che succede se non riuscite a raggiungerli? Nulla ma ci avrete provato e non avrete più scuse per incolpare gli altri di avervi costretto a vivere una vita che non è la vostra.
L’abbandono ti ucciderà. Ti farà venire voglia di morire e se lo lasci fare ti aprirà alla forma più radicale di amore per te stesso. Distruggerà i sogni d’amore della tua infanzia, sì, ma presto scoprirai che questo amore non è stato mai fuori di te. Ora, il tuo respiro è la tua casa e la presenza è il tuo santuario, e la vita stessa è il tuo amante più grande e amico e maestro. Non c’è nessun abbandono Qui nella Sorgente. Tu sei ciò che rimane quando tutto è perduto. JEFF FOSTER
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