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Emily e Vivien: il coraggio nascosto di essere se stessi


La parola "arte" viene dal sanscrito "ar" che indica il "fare". Paradossalmente l'arte, che nella maggior parte delle sue manifestazioni è impalpabile, nasce invece da un'azione concreta, quantomeno etimologicamente parlando.
Cosa significa essere artista? Vuol dire dedicarsi all'arte, senza ombra di dubbio. Ma cosa ci consente di definire scrittore o poeta o fotografo qualcuno? L'intensità con cui si dedica alla forma di arte che gli  è più congeniale? I risultati raggiunti?Oppure possiamo definire artista chi sa cogliere la realtà in un modo tutto suo? Originale e unico?
Oggi ho deciso di parlare di due artiste eccezionali che vissero una vita qualsiasi: Emily Dickinson e Vivian Maier.
A distanza di circa un secolo una dall'altra entrambe sapevano cogliere la realtà in un modo eccezionale. Due segni d'aria (Bilancia Emily e Acquario Vivien). Due che avevano probabilmente un grande desiderio di libertà (come tutti i segni d'aria), che vivevano controcorrente o forse incapaci di relazionarsi al resto del mondo. Statunitensi, introverse e probabilmente tormentate.
Emily Dickinson trascorse quasi tutta la vita chiusa in casa . Me la immagino un pò triste affacciarsi alla finestra e osservare il mondo scorrerle davanti.

Vivien Maier faceva la bambinaia e nel tempo libero scattava foto con la sua reflex. Dettagli preziosi, una donna che tiene per mano due bambine, due innamorati che si baciano, la linea dritta che ricamava delle gambe di donne.

In entrambi i casi le artiste nascosero i frutti del loro lavoro artistico. E mi chiedo come mai.

Emily li nascose nella sua stanza dopo avere ripiegato le sue poesie e cucite una ad una. Se voleva che restassero nascoste le sue opere, perché scriverle?
Le foto di Vivien Maier furono casualmente scoperte da un rigattiere: rullini fotografici mai sviluppati nascosti in un baule.
In quelle foto e in quelle poesie c'era tutto quello che le due donne potevano essere ma che forse non ebbero mai il coraggio di far vedere al resto del mondo. Due donne che vivevano la vita osservandola indirettamente, come in un quadro. Che si rifiutavano di essere semplicemente una bambinaia o la figlia di una qualunque famiglia borghese.
Eppure ad oggi tutte parlano di Emily Dickinson come di una poetessa e di Vivien Maier come una fotografa.

Ecco perché posso dire con certezza che un artista è quello che è indipendentemente da come lo percepisce il resto del mondo. E allargando il concetto possiamo essere chi siamo anche se gli altri non se ne accorgono. Cosi come Emily e Vivien possono certamente essere definite artiste. Due donne così diverse e così simili che coltivarono la loro arte in silenzio, nascondendosi un pò dietro la penna e dietro un obiettivo fotografico.
Forse i loro capolavori furono nascosti perché per due come loro era più importante fare quello che desideravano anziché farlo vedere agli altri.



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