FEMMINICIDIO...
"Se nascono troppi maschi verrà la guerra",
dicevano le nonne.
Le donne non si toccano nemmeno con un fiore"
Ma se mi piacciono i fiori
mica si può dire
che sei subito frocio e alla visita militare ti mandano dallo psicologo.
“Non piangere come una femminuccia"
Fai l'uomo.
Dimostra di avere le palle.
Chi porta i pantaloni?
Mica ti puoi vestire di rosa,
commuoverti per i film romantici,
amare le poesie sdolcinate,
fare le vocine flebili,
danzare a occhi chiusi,
cantare in falsetto.
Mica puoi giocare con le bambole,
imparare a cucire,
fare a maglia,
portare i capelli lunghi
o mostrarti nudo alla vita.
Tu devi essere uomo
come si conviene.
Tutto il resto è roba da culattoni, invertiti, pederasti, effeminati, gay, omosessuali, checche.
E in ogni caso
prima le signore,
e così via.
Tutte le donne che mi hanno educato:
mamme, maestre, fidanzate, mogli, professoresse, catechiste, nonne, zie e vicine,
complici di tutti gli uomini che mi hanno educato.
Padri, nonni, zii, cugini, amici e compagni
tutti,
non hanno che compiuto il delitto di uccidere
la donna che è in me.
Pezzo a pezzo.
Nient'altro mi avete insegnato.
Ed è un miracolo per questo
che io sia cresciuto uomo
che non uccide le donne fuori di sé.
Mica do colpe,
no,
ma un assassino è un assassino
E basta.
E femminicidio è una brutta parola
di cui siamo tutti vittime.
E questa è una poesia antipatica
e fastidiosa, a nessuno piace scoprire
che abbiamo sbagliato tutto.
E cambiare si può.
Si deve.
Per salvare una donna
lascia che due uomini si sposino
Lascia che un uomo pianga,
che un uomo non debba nascondersi quando soffre.
Lascia che un uomo sia libero di fallire.
Per salvare una donna
salva un uomo.
Andrea Melis
dicevano le nonne.
Le donne non si toccano nemmeno con un fiore"
Ma se mi piacciono i fiori
mica si può dire
che sei subito frocio e alla visita militare ti mandano dallo psicologo.
“Non piangere come una femminuccia"
Fai l'uomo.
Dimostra di avere le palle.
Chi porta i pantaloni?
Mica ti puoi vestire di rosa,
commuoverti per i film romantici,
amare le poesie sdolcinate,
fare le vocine flebili,
danzare a occhi chiusi,
cantare in falsetto.
Mica puoi giocare con le bambole,
imparare a cucire,
fare a maglia,
portare i capelli lunghi
o mostrarti nudo alla vita.
Tu devi essere uomo
come si conviene.
Tutto il resto è roba da culattoni, invertiti, pederasti, effeminati, gay, omosessuali, checche.
E in ogni caso
prima le signore,
e così via.
Tutte le donne che mi hanno educato:
mamme, maestre, fidanzate, mogli, professoresse, catechiste, nonne, zie e vicine,
complici di tutti gli uomini che mi hanno educato.
Padri, nonni, zii, cugini, amici e compagni
tutti,
non hanno che compiuto il delitto di uccidere
la donna che è in me.
Pezzo a pezzo.
Nient'altro mi avete insegnato.
Ed è un miracolo per questo
che io sia cresciuto uomo
che non uccide le donne fuori di sé.
Mica do colpe,
no,
ma un assassino è un assassino
E basta.
E femminicidio è una brutta parola
di cui siamo tutti vittime.
E questa è una poesia antipatica
e fastidiosa, a nessuno piace scoprire
che abbiamo sbagliato tutto.
E cambiare si può.
Si deve.
Per salvare una donna
lascia che due uomini si sposino
Lascia che un uomo pianga,
che un uomo non debba nascondersi quando soffre.
Lascia che un uomo sia libero di fallire.
Per salvare una donna
salva un uomo.
Andrea Melis
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