Ci sono verità che ormai balzano agli occhi in tutti i campi, quello medico, politico, economico sociale, scolastico, psicologico. Ma non servono a niente. Le si può dire, si possono mostrare prove, documenti, pareri di studiosi....tutto inutile.
Credo che bisogna rendersi conto che non c'è nessuna volontà di farle emergere, e di confrontarsi con esse.
Tutto viene insabbiato, nascosto, ignorato. È sufficiente escluderlo dal circuito dell'informazione perché diventi inesistente.
Ormai è l'inaspettato che accadrà e romperà il giocattolo, ciò che nessun potente può prevedere.
La natura sfugge alla logica e alla programmazione.
È ingenuo pensare che chi è in malafede possa cambiare perché venga messo di fronte ad una verità. Probabilmente già sa quella verità, ma non gli dà importanza, perché essa va contro i suoi interessi e progetti.
Bisogna quindi cavalcare l'imprevisto, l'ignoto. Nutrirsi del Silenzio che giace in profondità nella nostra anima.
D'altronde qualsiasi azione esterna, se viene ignorata dai media ufficiali, è come se non esistesse.
Ecco perché il cambiamento non può avvenire con i sistemi conosciuti e consueti, che erano strumenti significativi ed efficaci in una democrazia.
Il cambiamento deve partire dalla nostra coscienza, da un piano più sottile, che però ha una potenza enorme, se aumenta il numero di persone che lo attuano.
Credo che le forze contrarie allo sviluppo del potenziale umano che operano in questa fase storica siano troppo potenti, per essere affrontate con gli strumenti di prima.
Naturalmente chi ha la possibilità di intervenire in qualche modo è bene che lo faccia, ma sapendo che è come svuotare il mare con un secchiello.
Credo che su un piano più vasto che ci sfugge, ma che alcuni in parte conoscono, ci sia un significato ed un senso di ciò che sta accadendo. "Siamo in una crisi evolutiva", dice Satprem; crisi annunciata da altri esseri di grande spessore, come Sri Aurobindo e Mère.
Noi vediamo ovviamente una piccolissima parte del processo che si è avviato e ci sfugge l'insieme. Ma chi è in contatto con il suo Sé più autentico, resta nella fiducia e approfondisce la connessione con la sua Essenza.
È fondamentale ritrovare l'unione col Sacro, respirare e fondersi in Esso.
Roberto Maria Sassone
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