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Coltivare un sogno

Io credo che le parole debbano essere scelte tutte con cura dalla prima all'ultima. Come si fa con un fiore. Perché come i fiori anche le parole hanno un significato intrinseco, nascosto; hanno una storia le parole. Alcune ce le ha portate la guerra, altre la politica, altre l'economia. E tutte le parole sono delle frecce e degli specchi : possono colpirti al cuore, possono mostrarti un mondo, possono suggerire segreti, camminare in punta di piedi come se ci muovessimo su della neve appena caduta. 
È un gesto d'amore verso il mondo sceglierle con cura, come un erborista che sceglie le piante giuste per le sue pozioni, perché ogni parola può essere un balsamo appropriato per qualcuno o amaro per qualcun altro. 
Alcune parole vengono dall'agricoltura, dalla semina, dalla raccolta. Ecco queste mi sembrano le parole più vere, più autentiche. Hanno una storia antica. Fatta di pause e di tempi lunghi e di respiri e di stagioni. Trasmettono la pazienza, la gioia della scoperta, di un attesa, la possibilità di un' immaginazione, di creare un mondo nuovo pieno di vita e di luce. 
Possiamo scegliere le parole da usare quando abbiamo compreso e scelto il mondo che desideriamo. Che desideriamo vivere, respirare, sentire. 
Un mondo nuovo dove si ha cura degli altri e di se alla stessa maniera. Un mondo in cui si fa un cerchio e si balla e non esistono scale. 
Un mondo pieno di alberi, di natura, di cose vive davvero fino all'ultima foglia, fino all'ultimo filo d'erba. Un mondo capace di sorprenderci e con mille cose da assaggiare ed imparare. 
Un mondo in cui è possibile esprimerci, mostrarci al mondo, splendere e risplendere con fiducia.

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