Passa ai contenuti principali

Fidanzato in affitto



Ci sono giorni freddi e bui, tristi e grigi. Giorni in cui non puoi mangiare la nutella perchè sarà almeno un mese che esageri coi dolci. Quei giorni li in cui ti senti persa e sola e triste: quei giorni brutti pensi che bisognerebbe poter prendere un fidanzato in affitto, uno di quelli che ti viene a recuperare a casa, come ai vecchi tempi. In sella ad un cavallo bianco e vestito d'azzurro (che poi è anche il tuo colore preferito). Che ti viene a salvare dalle sabbie mobili in cui ti senti sprofondata, in quel vago buco nero in cui a volte ti senti finita. Qualcuno che ti prepari un piatto di pasta, ti accarezzi i capelli e ti culli per un po', dandoti la buonanotte. Ma solo un giorno alla settimana. Fidanzata sì, ma a tempo determinato. Che in fondo non hai voglia dello sbattimento di fare continui compromessi, e di dover render conto di quello che fai. Che la vita che conduci ti va bene così: senza regole, senza orari, piena di infinite possibilità, di miriadi di opportunità da acciuffare al volo: come i bambini quando vanno sui calci in culo e prendono le code: proprio così, senza premeditazione, al momento, così come viene. Che ti va bene essere disordinata così, che di farti la ceretta all'inguine totale proprio proprio non ne hai voglia, e che i completini neri di pizzo ti stanno pure sulle palle e sei una fan sfegatata di tezenis e delle mutande coi disegni colorati da bambina. Che non hai più voglia di essere “come piace al mr x” di turno, ma che ti va di essere esattamente come sei.
A volte in quei giorni neri e brutti, hai voglia di stare in un piccolo angolo caldo di tranquilla serenità. Ferma, silente a sorridere un po' e a fissare il soffitto mentre te ne stai sdraiata senza alcuno scopo. Bisognerebbe poter scegliere quei giorni, quelle braccia, quelle labbra che ti baciano in testa e sono in grado di ingoiare quel vuoto che forse tutti abbiamo un po' dentro.
Ma per fortuna il sole sta sempre dietro l'angolo pronto a sorriderti, ad illuminarti un po', a riflettere la sua luce dentro di te, a portarsi via quella coperta di affetto che ti sa scaldare, ma solo per un po'.

Commenti

Post popolari in questo blog

L'abbandono, Jeff Foster

L’abbandono ti ucciderà. Ti farà venire voglia di morire e se lo lasci fare ti aprirà  alla forma più radicale  di amore per te stesso. Distruggerà i sogni d’amore della tua infanzia, sì, ma presto scoprirai che questo amore non è stato mai fuori di te. Ora, il tuo respiro è la tua casa e la presenza è il tuo santuario, e la vita stessa è il tuo amante più grande e amico e maestro. Non c’è nessun abbandono Qui nella Sorgente. Tu sei ciò che rimane quando tutto è perduto. JEFF FOSTER

Un fiore che è cresciuto sull'asfalto e sul cemento

da Pinterest, Luigi Sgrò Io all'amore voglio crederci. Voglio credere che ci sia. Così come credo alle persone, così come ho imparato a dare loro fiducia. Ci sono tante forme di amore. Ognuna dice qualcosa di noi o di chi ama. L'amore di un professore per il suo lavoro, trasmesso attraverso la passione che mette in quello che fa. L'amore per il prossimo, che ci fa ascoltare i problemi degli altri e desiderare di aiutarli davvero a trovare una soluzione. L'amore è dare, senza aspettarsi nulla in cambio. L'amore è un salto nel vuoto a cui solo pochi coraggiosi sanno abbandonarsi completamente. E' un fiore che cresce sull'asfalto e sul cemento. E' tutto ciò che ci circonda. E' la carezza di una madre sulla guancia del figlio, la panettiera di turno che ti chiede cosa vuoi tesoro ? Senza nemmeno conoscerti. E' il sorriso di una barista mentre ti prepara il primo caffè del lunedì, prima di entrare in ufficio. L'amore ci circonda.

Waking di Theodore Roethke

Mi rendo conto di essere addormentato e mi sveglio lentamente Sento che il mio destino sta in ciò di cui non ho timore alcuno. Imparo andando dove devo andare. Pensiamo che si impari attraverso le sensazioni, ma cosa dobbiamo conoscere veramente? Sento la mia anima danzare dolcemente da un orecchio all'altro. Mi rendo conto di dormire e mi sveglio lentamente. Chi siete voi, tra tutti quelli che stanno così vicini a me? Che Dio benedica la terra. Imparo andando dove devo andare. La luce colpisce l'albero, ma chi può dire come? Il misero verme percorre le scale controvento. Mi rendo conto di dormire e mi sveglio lentamente. Madre natura hai in serbo degli altri progetti per me e per te per cui goditi quest'aria vivace e impara dolcemente dove devi andare semplicemente andando. Questa scossa mi fa sentire immobile, avrei dovuto saperlo. L'eternità ci sfugge. Ed è vicina. Mi rendo conto di dormire e mi sveglio lentamente e imparo andando dove devo andare. Sono c