Quando sarò grande voglio essere come Mara Maionchi. Una che dice sempre quel che pensa, anche se questo significa spesso essere la voce fuori dal coro, l'elemento dissonante, incapace di adeguarsi.
Mara, classe '41 del segno del Toro: pragmatica, schietta, che cammina sempre a testa alta. Una che fa la discografica e che a sessant'anni suonati indossa la giacca di pelle nera con le borchie. Una che è sempre fedele a se stessa e che dopo i palcoscenici poi ha una vita assolutamente normale. Una che ha saputo conciliare sogni e realtà. Un infanzia normale come quella di molte persone. Una che ha fatto molta strada prima di trovare la sua ma poi quando l'ha imboccata, finalmente, non ha sbagliato un colpo. Una che fa la nonna ma indossa gli orecchini a forma di viti. Un connubio eccezionale di talento e normalità perché si può essere assolutamente unici e geniali conducendo una vita normalissima.
L’abbandono ti ucciderà. Ti farà venire voglia di morire e se lo lasci fare ti aprirà alla forma più radicale di amore per te stesso. Distruggerà i sogni d’amore della tua infanzia, sì, ma presto scoprirai che questo amore non è stato mai fuori di te. Ora, il tuo respiro è la tua casa e la presenza è il tuo santuario, e la vita stessa è il tuo amante più grande e amico e maestro. Non c’è nessun abbandono Qui nella Sorgente. Tu sei ciò che rimane quando tutto è perduto. JEFF FOSTER
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