George Gray
Avevo pensato di tradurre questa poesia invece preferisco partire da qui per fare qualche riflessione.
Il brano parla di coraggio e di paura. La paura di fallire in amore, nella vita, nella carriera. La paura come la giustificazione per le non scelte della vita. Una vita che è come una barca ferma in un porto.
E dall'altra parte il desiderio di partire, di salpare alla ricerca di un senso e di un significato. Alla ricerca di una strada da percorrere. La consapevolezza che solo affrontando le proprie paure e facendosi condurre dai "venti del destino" si può veramente trovare il senso.
In questi giorni mi sono chiesta se il coraggio è come un muscolo che può essere allenato, oppure se si tratta di una qualità con cui veniamo al mondo, come qualsiasi altro elemento del DNA: o ci nasci o niente.
Io credo che sia la vita, le scelte che compiamo, le sfide che affrontiamo a "cacciarci fuori" il coraggio.
Quindi sì, sono arrivata alla conclusione che il coraggio sia un muscolo speciale che alcuni hanno sviluppato di più semplicemente perché si sono trovati a doverlo usare più di frequente di altri.
La paura nelle scelte può essere un alleata, ma solo se la prendiamo come trampolino per arrivare più in alto, per superarci.
Ho visto tante persone spaventate dalla vita trincerarsi dietro il loro dolore e farsi forti delle sofferenze passate per giustificare delle mancate scelte nel presente.
Un' amica che ha sofferto molto per amore mi ha detto di aver capito che l'amore non esiste. Che ti innamori poi finisce e poi ti innamori di qualcun altro e poi finisce ancora. Può darsi che abbia ragione. Oppure no.
Ho avuto paura dell'amore per un sacco di tempo. Ho avuto paura di essere ferita, delusa, tradita (anche in senso metaforico) da persone, amici, fidanzati. Mi sono sentita come la barca di cui parla Edgar nella sua poesia. Ferma in un porto.
Poi ho realizzato che abbiamo tutti paura. Sempre. Ma che abbiamo due alternative: scegliere di rimanere fermi per paura di quello che non conosciamo, di quello che non c'è, di quello che temiamo, oppure possiamo partire, lasciarci condurre dal vento - ovunque ci porti.
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